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Riccione ricorre al Tar per la chiusura delle spiagge: “Ordinanza regionale incomprensibile”

Il sindaco Renata Tosi auspica in una revoca da parte della Regione Emilia-Romagna

2 mag 2020
Riccione ricorre al Tar per la chiusura delle spiagge: “Ordinanza regionale incomprensibile”

Il sindaco di Riccione, Renata Tosi, ha dato mandato all’ufficio legale del Comune di Riccione di presentare un ricorso al Tribunale amministrativo regionale, contro l’ordinanza della Regione Emilia Romagna. Al comune della Perla Verde non è infatti andata giù la chiusura delle spiagge e ne auspica la revoca da parte della regione. Il sindaco e l’ufficio legale, si legge in una nota, stanno anche valutando la possibilità di presentare un ricorso alla Corte Costituzionale ravvisando l’irragionevolezza di limitazioni di diritti sanciti per legge.

“Ho detto subito e chiaramente che la chiusura delle spiagge da parte della Regione Emilia Romagna è un atto incomprensibile da più punti di vista”, spiega la Tosi. “Punto primo non è stato motivato da comprovate esigenze sanitarie perché non si capisce come si possano aprire i parchi o cimiteri, permettere l’attività motoria anche oltre provincia, e chiudere chilometri e chilometri di spiagge in Romagna dove l’apertura verso il mare è salutare per le vie respiratorie. Punto secondo – argomenta -. non è chiaro come si possano vietare le spiagge a chi vive in Comuni costieri come quelli della Romagna e invece consentire il bagno al mare, come detto dal presidente del Consiglio impedendo però di attraversare la spiaggia”. “Punto terzo rovina l’immagine della Romagna – rimarca il sindaco - soprattutto dal punto di vista economico perché a pochi chilometri da noi nella costa marchigiana le spiagge sono accessibili”. “Rendere le spiagge inaccessibili fino al 18 maggio – conclude - significa vanificare la stagione o comunque rallentarla sensibilmente”.


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