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Riforma concessioni balneari: Presidente Confartigianato Imprese Demaniali 'senza diritti, dimenticati dalla politica'

27 mag 2022
Il collegamento con Mauro Vanni
Il collegamento con Mauro Vanni

Rabbia in Romagna alla vigilia del voto in Parlamento sul Ddl Concorrenza che sarà chiamato a emanare i decreti attuativi destinati a riformare l'attuale disciplina delle concessioni demaniali a uso turistico e ricreativo. L'accordo prevede il rispetto della direttiva Bolkestein, che impone la periodica riassegnazione della concessioni balneari; proroga al 31 dicembre 2024 il limite massimo per le future assegnazioni delle gare – ma solo qualora vi siano contenziosi o difficoltà, altrimenti la data resta la fine del 2023 – ; rimanda ad un decreto le modalità e la quantificazione degli indennizzi che i subentranti dovranno versare ai concessionari uscenti; esclude l'accesso alle gare per società pubbliche già titolari di altre concessioni. "L'arena politica – commenta Mauro Vanni il presidente di Confartigianato Imprese Demaniali e presidente della Cooperativa Bagnini Rimini Sud - ha spostato la questione sui tavoli dell'apparato tecnocratico il quale, quando metterà mano ai decreti attuativi, agirà con gli strumenti che gli sono propri per onorare gli impegni presi in ambito Comunitario e ottenere i sacrosanti fondi del Pnrr. Resteranno così in secondo piano la tutela delle imprese e del lavoro di una componente fondamentale del modello turistico che rappresenta un valore assoluto per il Paese. Ci attendono mesi difficilissimi, complicati anche da gestire sulla spiaggia - conclude Vanni - mettere un'impresa nella totale incertezza, prefigura una situazione nella quale sfiducia e malcontento prevalgono".

Anche l'assessore al Demanio del comune di Rimini, Roberta Frisoni, esprime perplessità sull'accordo che “lascia ancora Comuni e operatori "nel limbo, dato che molte decisioni sono state rimandate ai decreti attuativi. I comuni si trovano dunque in una posizione scomoda, tra incudine e martello, da una parte l'incombenza di dover rispondere alle direttive europee e predisporre le gare, dall'altra la chimera di arrivare a soluzioni condivise che si traduce nell'indecisione".

Intanto Cna Balneari chiede al Governo di prevedere il riconoscimento dell'effettivo valore di avviamento commerciale delle imprese al netto degli investimenti realizzati nel corso degli anni. Ribadisce inoltre la necessità che venga garantito il diritto di prelazione agli attuali concessionari.

Nel video l'intervista a Mauro Vanni, pres. Cooperativa Bagnini Rimini Sud






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