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Rimini: attivata la Centrale operativa territoriale, raccordo tra rete sociale e sanitaria

16 gen 2024
le interviste a Jessica Busignani e Tiziano Carradori
le interviste a Jessica Busignani e Tiziano Carradori

Una regia che organizza le risposte più appropriate alle diverse necessità di cura del paziente. L'attività della Centrale operativa territoriale si rivolge ai cittadini “fragili”, ovvero con situazioni sanitarie complesse e articolate. A contattarla saranno l'ospedale o i professionisti sul territorio, sia in ambito sanitario che sociale: ad esempio medici di base, pronto soccorso, infermieri di Comunità, assistenti sociali.

Si tratta di fatto di un allargamento del pre esistente Nucot, Nucleo continuità ospedale-territorio. L'obiettivo è dunque la presa in carico del paziente a 360 gradi, facendo rete tra le varie realtà assistenziali. Così si garantisce accessibilità e continuità dei servizi. Oltre a limitare gli accessi inopportuni all'ospedale. "Al momento gli infermieri in turno sono sei, diventeranno sette - spiega Jessica Busignani, coordinatrice Cot -. Al momento riusciamo a garantire 12 ore di servizio dal lunedì al venerdì e 6 il sabato. I tempi medi di attesa dell'utenza sono brevi. Il cittadino verrà contattato entro circa tre giorni".

Per la costruzione della Cot di Rimini, inaugurata oggi in una struttura adiacente all'ospedale, Auls Romagna ha investito 240mila euro di finanziamenti del Pnrr. Le prossime ad aprire saranno le sedi di Forlì-Cesena e Ravenna. In totale sul territorio saranno 11 le strutture. "Siamo destinatari di circa 150 milioni di euro del Pnrr tra interventi strutturali e tecnologie - aggiunge Tiziano Carradori, direttore generale dell'Ausl Romagna -. C'è poi un'integrazione da parte dell'azienda e della Regione. Ad ogni modo il Pnrr ci impone di realizzare i vari progetti in cantiere entro il 2026".

Nel video le interviste a Jessica Busignani (coordinatrice Cot) e Tiziano Carradori (direttore generale Ausl Romagna)






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