Prosegue la discussione legata alla Tav, con Marco Ponti, Presidente della Commissione Trasporti della Camera, che difende l'analisi costi-benefici sulla Tav, rivendicando la natura tecnica e neutrale del suo lavoro. “Uno strumento imperfetto – spiega in Commissione – ma l'unico possibile“. Il progetto presenta indubbi benefici per i passeggeri, “però sono troppo pochi – dice Ramella, membro del gruppo di lavoro, in audizione alla commissione - per giustificare" l'investimento.
L’esito dello studio è dunque negativo rispetto alla realizzazione dell’opera: i costi della Torino-Lione superano di 7-8 miliardi i benefici. Le conclusioni sono state firmate da 5 commissari su 6. È Coppola a dire no e presentare una sua controrelazione al Ministro Danilo Toninelli, manifestando “perplessità sul metodo usato per l'analisi e quindi anche sui risultati”.
Nel contratto di governo "non c'è scritto no alla Tav" - dichiara il Ministro Gian Marco Centinaio e di conseguenza per modificare questa posizione è necessario un nuovo patto. Immediata la reazione dei governatori del Nord che hanno confermato la loro intenzione a procedere con la realizzazione dell’opera, vedendo nella Tav una irrinunciabile occasione di sviluppo economico per il settentrione e per tutto il paese.
Intanto stanno ancora analizzando il dossier, fanno sapere dall'UE e chiedono chiarimenti alle autorità italiane. Non ci sono scadenze, ma avvertono “più passa il tempo, più i rischi aumentano”.
L’esito dello studio è dunque negativo rispetto alla realizzazione dell’opera: i costi della Torino-Lione superano di 7-8 miliardi i benefici. Le conclusioni sono state firmate da 5 commissari su 6. È Coppola a dire no e presentare una sua controrelazione al Ministro Danilo Toninelli, manifestando “perplessità sul metodo usato per l'analisi e quindi anche sui risultati”.
Nel contratto di governo "non c'è scritto no alla Tav" - dichiara il Ministro Gian Marco Centinaio e di conseguenza per modificare questa posizione è necessario un nuovo patto. Immediata la reazione dei governatori del Nord che hanno confermato la loro intenzione a procedere con la realizzazione dell’opera, vedendo nella Tav una irrinunciabile occasione di sviluppo economico per il settentrione e per tutto il paese.
Intanto stanno ancora analizzando il dossier, fanno sapere dall'UE e chiedono chiarimenti alle autorità italiane. Non ci sono scadenze, ma avvertono “più passa il tempo, più i rischi aumentano”.
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