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Terzo mandato, la Lega persevera ma alla fine gli alleati votano contro

Pnrr, Province soddisfatte per gli investimenti nelle scuole ma sui ristori post alluvione De Pascale lamenta ancora ritardi

di Francesca Biliotti
22 feb 2024

Solo la Lega in maggioranza non voleva più limiti per la rielezione di sindaci e presidenti di Regione. In Senato, dove c'erano anche i vigili del fuoco, non per le tensioni politiche ma per una caduta calcinacci, in Commissione la Lega alla fine ha ritirato l'emendamento per abolire il terzo mandato per i sindaci, mantenendo quello per i presidenti. Ma per qualcuno si è trattato di una tempesta in un bicchier d'acqua.  Emendamento della Lega poi bocciato, Fratelli d'Italia e Forza Italia hanno votato contro l'alleato, sostenuti da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra. Italia Viva invece ha appoggiato la Lega, Azione non ha partecipato al voto. Al termine della cabina di regia sul Pnrr invece, presieduta dal ministro Fitto, province soddisfatte per i 3 miliardi di investimenti per nuove scuole, con oltre 1700 progetti che avanzano spediti, dice Michele De Pascale che però, sui ristori post alluvione in Emilia Romagna, non mostra altrettanta soddisfazione. E mentre il ministro della Salute Schillaci in Senato informava sui casi di Dengue in Italia, 48 a febbraio, “ma situazione non preoccupante”, rassicura, perdeva il presidente di Aifa Giorgio Palù, che ha rassegnato le dimissioni: “L'incarico di un anno è offensivo e umiliante – scrive – Recrimino la totale assenza di ascolto da parte del ministro nelle scelte operate per l'Agenzia del Farmaco”.

Nel video le interviste a Maurizio Gasparri, capogruppo senatori Forza Italia, e a Michele De Pascale, presidente Unione Province d'Italia e sindaco di Ravenna





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