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Voto in Sicilia, la Lega non sfonda e il M5S tiene

Affluenza in calo, al ballottaggio diversi dei 34 comuni interessati

di Francesca Biliotti
29 apr 2019
Si è votato in Sicilia
Si è votato in Sicilia

Elezioni amministrative in Sicilia: avanza la Lega, ma non troppo, tiene il M5S che andrà al ballottaggio nell'unico capoluogo di provincia interessato, Caltanissetta, proprio contro il centrodestra. Affluenza ancora in calo nei 34 comuni siciliani dove si è votato per le amministrative. Alle urne solo il 58,4% degli aventi diritto, ad Agrigento la percentuale più bassa, 44,4%, mentre la provincia di Messina è la più virtuosa, col 68,34%. Saranno necessari i ballottaggi a Caltanissetta, unico capoluogo al voto dove è in testa il candidato del centrodestra, Gela, Castelvetrano, Mazara del Vallo e Monreale. La Lega cresce in Sicilia, ma forse non come ci si aspettava, anche se Salvini ringrazia gli elettori e dice che “fino a poco tempo fa, sarebbe stata fantascienza, segno che al governo stiamo facendo bene”. Il M5S regge ma perde i sindaci a Gela e a Bagheria, andando comunque al ballottaggio a Caltanissetta e a Castelvetrano. “Abbiamo dimostrato tutta la nostra solidità – ha commentato a caldo Luigi Di Maio – Grande soddisfazione essere arrivati al ballottaggio nell'unico capoluogo di provincia, e a Castelvetrano, il comune di Matteo Messina Denaro, a dimostrazione – aggiunge – dei nostri anticorpi e della coerenza sempre mostrata sulla legalità e la lotta alla mafia”. Proprio a Castelvetrano il Pd non va oltre il 17%, nonostante il comizio, peraltro l'unico, di Zingaretti in Sicilia. Vincono invece, e senza simbolo, ad Aci Castello, e a Bagheria, con una coalizione di centrosinistra. Per Gasparri invece, Forza Italia, “i grillini sono bocciati ovunque, in particolare dove avevano malamente amministrato dei comuni. La Lega non ha avuto lo sfondamento che sperava, mentre è la coalizione di centrodestra a registrare un ottimo risultato”.


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