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Arabia Saudita, Human Rights Watch: “Centinaia di migranti etiopi uccisi al confine”

E Libera chiede iniziative diplomatiche alla Segreteria Affari Esteri

di Maria Letizia Camparsi
26 ago 2023

“Per i militari di Riad è come un gioco – racconta il rapporto di Human Rights Watch –: lasciano marcire i cadaveri sotto il sole o, nei migliori dei casi, sparano alle gambe da distanza ravvicinata. Le vittime sono già centinaia, forse migliaia, tra cui donne e bambini”. L'orribile denuncia dell'ong per i diritti umani, che parla di probabili crimini contro l'umanità, nasce dalle testimonianze di diversi migranti etiopi. Il loro viaggio disperato parte da zone remote del Corno d'Africa, arriva fino a Gibuti e prosegue su barche di fortuna per lo stretto di Bab el-Mandeb tra il Mar Rosso e il Golfo di Aden. Attraversa lo Yemen, sconvolto dalla guerra, per finire nei lager gestiti dai trafficanti e tentare la sorte al confine con l'Arabia Saudita. Sono oltre 200mila i migranti che ogni anno tentano questa rotta. C'è chi riesce a passare la frontiera, viene arrestato e poi rispedito indietro, ma non è detto che ne esca vivo.

"Ai migranti viene chiesto quale gamba preferiscono sia colpita con le armi da fuoco - afferma Claudio Francavilla, rappresentante Human rights watch presso l'Ue -. Alcuni ragazzi sono stati costretti a stuprare le ragazze che erano con loro e chi si rifiutava veniva ammazzato. Parliamo di feriti che vengono picchiati nelle loro pozze di sangue. Insomma atti brutali che danno il senso della crudeltà di queste operazioni nei confronti di persone che vengono deumanizzate". Arriva la condanna da più parti del mondo. A San Marino Libera esprime il proprio sdegno e invita la Segreteria Affari Esteri a intraprendere iniziative diplomatiche per chiedere all'Arabia Saudita di porre fine al massacro dei migranti. Preoccupazione dagli Usa che invitano Riad ad aprire un'indagine. Per l'Onu il rapporto dell'ong è “inquietante, ma – osserva – le accuse sono difficili da provare”. "Abbiamo chiesto all'Onu di intraprendere un'indagine indipendente - conclude Francavilla -. Nel frattempo si può sollevare la questione con Riad, fermare la vendita di armi verso il Paese e chiedere pieno accesso alla zona per operatori umanitari, giornalisti e ong".

Nel video l'intervista a Claudio Francavilla, rappresentante Human rights watch presso l'Ue






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