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Bombe a grappolo su Mykolaiv. Dall'inizio dell'invasione russa oltre tremila vittime civili

2 mag 2022

Non si ferma l'offensiva russa nel sud dell'Ucraina. Tornano le bombe a grappolo, proibite dalle convenzioni internazionali: a essere colpita è la città di Mykolaiv e a denunciare il fatto è il comandante militare della città. Anche Odessa e Kherson sono nel mirino degli attacchi, mentre a Mariupol sono ripresi i bombardamenti nella zona dell'acciaieria Azovstal, dopo l'evacuazione di decine di civili. Nella notte due esplosioni anche a Belgorod, la regione della Russia meridionale al confine con l'Ucraina.

I civili uccisi in Ucraina hanno superato quota tremila, secondo i dati dell'Onu, che lancia l'allarme anche sul grano: quattro milioni e mezzo di tonnellate sono bloccate nei porti ucraini perché questi sono inaccessibili o perché le rotte marittime sono occupate o poco sicure. Intanto si avvicina la data del 9 maggio, giorno in cui la Russia celebra la vittoria sui nazisti nella Seconda Guerra Mondiale, e il Cremlino valuta la possibilità di far sfilare 500 prigionieri di guerra ucraini alla parata militare sulla Piazza Rossa a Mosca.

A rivelarlo è GulaguNet, un progetto per i diritti umani russo. Sul fronte sanzioni, la Germana e l'Austria fanno sapere di non essere contrarie a un embargo petrolifero alla Russia. Mentre in Italia è bufera sulle affermazioni del ministro degli Esteri di Mosca Lavrov, che in un'intervista a una trasmissione di Rete 4, ha affermato: “Il fatto che l'Italia sia in prima fila tra chi promuove le sanzioni anti-russe è stata una sorpresa”. E poi ancora: “Noi non puntiamo a rovesciare Zelensky, ma vogliamo che dall'Ucraina non vengano più minacce per la Russia”.





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