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Europa unita al fianco di Kiev, divisa sull'energia

La corrispondenza di Brahim Maarad (AGI)

13 ott 2022
La corrispondenza di Brahim Maarad (AGI)
La corrispondenza di Brahim Maarad (AGI)

Il sostegno all’Ucraina continuerà per tutto il tempo necessario. Con questa rassicurazione si chiude la riunione dei ministri della Difesa della Nato a Bruxelles. Un sostegno che si concretizzerà con la fornitura di nuove armi, in particolare di difesa aerea, tanto richiesta da Kiev. “Daremo loro tutto ciò di cui hanno bisogno”, ha assicurato il segretario americano alla Difesa, Lloyd Austin. L’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, ha annunciato che già lunedì verrà approvato un nuovo pacchetto europeo di aiuti militari da 500 milioni di euro. Il messaggio è quindi unità al fianco di Kiev. Un’unità che viene a mancare si tratta a livello europeo di affrontare la crisi energetica. Si è chiusa quasi con un nulla di fatto la riunione informale dei ministri dell’energia di ieri a Praga per quanto riguarda il tetto al prezzo del gas.

La Commissione europea presenterà un nuovo pacchetto di misure già martedì 18 ottobre. Ma in questo pacchetto non ci sarà un price cap, richiesto da diversi Paesi, perché - ha detto la Commissione - attualmente non c’è un ampio consenso per questa misura. Verrà presentato invece un provvedimento per quanto riguarda l’acquisto congiunto di gas per evitare che gli Stati si facciano concorrenza tra loro così come probabilmente verrà richiesta maggiore riduzione dei consumi e più solidarietà appunto tra gli Stati. La questione del prezzo del gas, e quindi un eventuale price cap, sarà discussa ancora tra i leader che si riuniranno in un vertice formale a Bruxelles il 20 e il 21 ottobre. Sarà probabilmente, quasi certamente, l’ultimo vertice per Mario Draghi da presidente del Consiglio italiano.

La corrispondenza di Brahim Maarad (AGI)





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