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Hong Kong: la polizia spara durante le proteste, grave un manifestante

11 nov 2019
La polizia in procinto di sparare ai manifestanti. Foto @CNA
La polizia in procinto di sparare ai manifestanti. Foto @CNA

Violenti scontri questa mattina a Hong Kong tra polizia e manifestanti, impegnati a bloccare la circolazione stradale: almeno due persone sarebbero state colpite da colpi di pistola sparati dagli agenti a Sai Wan Ho. Entrambi, secondo i media locali e i filmati postati sui social, sono stati portati via in ambulanza ed erano coscienti.

È un ragazzo 21enne il ferito più grave che è stato colpito da un colpo di pistola ravvicinato sparato da un agente di polizia: il ragazzo, raggiunto al petto, è stato prima soccorso e portato via che era ancora cosciente e poi operato d'urgenza. Attualmente, è in terapia intensiva dove è sotto stretta osservazione, riferiscono i media locali. La polizia di Hong Kong ha lanciato cinque raffiche di lacrimogeni a Pedder Street, nel cuore della città con molti uffici, tentando di disperdere i manifestanti che da questa mattina stanno in piccoli gruppi cercando di bloccare i mezzi trasporto creando barricate sulle principali vie in diversi distretti. La rabbia, dopo un weekend con oltre 100 arresti, è aumentata dopo i ripetuti colpiti di pistola sparati dagli agenti che, secondo i media locali, avrebbero causato almeno due feriti di cui uno in grave.

"È doloroso vedere la città caduta in uno stato di polizia" scrive su Twitter Joshua Wong, leader del 'movimento degli ombrelli' del 2014 e tra gli attivisti più in vista del fronte pro-democrazia di Hong Kong, criticando le violenze di oggi tra manifestanti e polizia, che ha usato metodi molto duri. In un video amatoriale rilanciato anche da Wong si vede un agente in moto che cerca di investire gli attivisti vestiti di nero.

Si tratta della terza volta in 5 mesi, da quando a giugno sono iniziate le proteste contro la legge sulle estradizioni in Cina trasformatesi poi in anti-governative e pro-democrazia, che la polizia ha usato armi da fuoco con feriti. Il primo ottobre, infatti, uno studente è stato colpito al petto dopo l'assalto dei manifestanti a un gruppetto di agenti rimasto isolato, mentre pochi giorni dopo è stata la volta di un 14enne colpito alla gamba: entrambi sono stati poi arrestati. La tensione è salita dopo la morte di venerdì di Chow "Alex" Tsz-lok, studente di 22 anni, prima vittima delle proteste: il ragazzo è deceduto a seguito dei traumi riportati cadendo da un parcheggio, nella notte tra domenica e lunedì scorsi, secondo modalità ancora tutte da chiarire mentre cercava di sfuggire all'assalto della polizia con i lacrimogeni a Tseung Kwan O. Nel fine settimana si sono tenute veglie e sit-in in memoria di Chow, con la chiamata a manifestazioni spontanee e allo sciopero generale. Poi, scontri con la polizia e atti vandalici che hanno preso di mira soprattutto le stazioni della metro


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