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Israele: i colloqui di Washington con Teheran preoccupano Netanyahu

22 feb 2021
La corrispondenza di Massimo Caviglia
La corrispondenza di Massimo Caviglia

Mentre un disastro ecologico si è abbattuto sulle coste israeliane, impegnando migliaia di volontari a rimuovere da tutte le spiagge del Paese enormi quantità di catrame a causa di una fuoriuscita di greggio da una petroliera a largo delle acque territoriali, un altro disastro - stavolta nucleare - si profila all’orizzonte. Nonostante l’accordo temporaneo con l’Agenzia per l’Energia Atomica, che consentirà agli ispettori di monitorare nei prossimi tre mesi le attività degli impianti nucleari iraniani in attesa di vedere come intenda muoversi l’amministrazione Biden, il ministro degli Esteri Zarif ha affermato che le sanzioni imposte dagli Stati Uniti all’Iran sono costate all'economia della Repubblica islamica oltre mille miliardi di dollari, e che Teheran si aspetta di essere completamente risarcita se gli Stati Uniti volessero rientrare nell'accordo nucleare.




Oltre alla revoca completa delle sanzioni, la questione del risarcimento è di primaria importanza, sostiene il ministro degli Esteri iraniano, pena l’allontanamento degli ispettori dell’Agenzia Atomica e il proseguimento senza limiti del programma nucleare. Ma la corsa dell'Iran alle armi atomiche non è mai veramente rallentata, e la Repubblica islamica non ha mai fornito all'Agenzia Atomica una spiegazione per le violazioni dell'accordo. Zarif invece ha lodato la Russia e la Cina per “essere stati amici dell'Iran” durante il periodo delle sanzioni, e ha rimproverato la Francia, la Germania e la Gran Bretagna per non aver preso “alcun impegno concreto” per mantenere i legami economici. E lo sblocco di 9 miliardi di dollari iraniani congelati in Corea del Sud a seguito delle sanzioni statunitensi, oltre ai colloqui di Washington con Teheran, condotti in queste ore tramite l'ambasciata svizzera per trattare la liberazione di alcuni ostaggi americani in Iran, preoccupano Israele che già si vede dover affrontare Teheran senza l’aiuto del suo alleato storico.

Massimo Caviglia


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