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Kiev: "20.100 i soldati russi uccisi, 2.500-3.000 gli ucraini"

"Non tornate a Kiev": esortati i profughi a non rientrare in città dopo la ripresa dei bombardamenti

di Luca Salvatori
16 apr 2022

In mattinata le forze russe hanno bombardato una fabbrica di carri armati alla periferia di Kiev. Mosca, già da ieri, ha reintensificato le attività militari nella capitale e l'amministrazione ucraina oggi ha esortato i residenti a non tornare in città. Ogni giorno, nell'errata convinzione che Kiev non sia più nel mirino dei russi, 40-50mila profughi tornano nella capitale, con code chilometriche che ostacolano, oltretutto, il transito di aiuti umanitari, militari e servizi di emergenza. Mariupol intanto continua a resistere e i russi hanno imposto, a partire da lunedì, il divieto di spostamento tra i quartieri, ma oggi la pioggia blocca l'evacuazione coi bus dei civili in fuga.

Secondo l'esercito di Kiev sono almeno 20.100 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione,163 gli aerei da caccia abbattuti, oltre a 145 elicotteri e 138 droni. Inoltre, le forze di Kiev affermano di aver distrutto 762 carri armati e 8 navi. 2.500/3.000 invece i soldati ucraini caduti sul campo. Numeri, naturalmente, non confermati da Mosca. Nel briefing quotidiano il portavoce del Ministero Russo della Difesa Igor Konashenkov ha detto che dall'inizio dell'operazione militare sono stati distrutti agli ucraini 133 aerei, 458 velivoli senza pilota, 246 sistemi missilistici antiaerei, 2246 carri armati e altri veicoli corazzati da combattimento. Secondo il Times, Forze speciali britanniche si sono recate a Kiev nelle ultime due settimane per addestrare i militari ucraini nell'impiego di alcuni tipi di armi forniti da Londra. La notizia nel giorno in cui Mosca ha vietato al premier britannico Johnson l'ingresso in Russia.





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