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Mar Rosso: houthi annunciano attacchi “ogni 12 ore” alle navi in transito

Situazione incandescente lungo la rotta per il Canale di Suez. Possibili pesanti conseguenze economiche a livello globale

19 dic 2023

La prospettiva è quella di una sorta di “tempesta perfetta”, specie per le economie del Mediterraneo. L'offensiva Houthi nel Mar Rosso rischia di complicare ulteriormente linee di approvvigionamento già infragilite dal conflitto in corso in Ucraina. E già gli analisti parlano di possibili consistenti rialzi dei prezzi degli idrocarburi; perché il corridoio marittimo verso il Canale di Suez è fra le rotte più importanti al Mondo per le spedizioni di petrolio e gas naturale liquefatto; oltre al transito di migliaia di navi cargo. Divenuto una scommessa, nelle ultime settimane; vista la sequenza di attacchi missilistici, sciami di droni, veri e propri assalti. A farne le spese già una decina di mercantili.

Effetto diretto della crisi mediorientale, trattandosi della risposta delle milizie yemenite sostenute dall'Iran a quella che definiscono l'”ingiusta guerra aggressiva contro la Palestina”. Nel mirino, dunque – è stato sottolineato – le navi “destinate esclusivamente a Israele”. Ma per alcune grandi compagnie di navigazione il rischio è comunque troppo alto; da qui la scelta di sospendere parzialmente il passaggio, optando per la circumnavigazione dell'Africa: ovvero 3.000 miglia nautiche e 2 settimane di viaggio in più. Un messaggio agli Stati Uniti – secondo alcuni -, per sollecitare una maggiore protezione.

La risposta era arrivata nelle scorse ore dal Capo del Pentagono Austin; con l'annuncio di una coalizione marittima di 10 nazioni, inclusa l'Italia; che invierà prossimamente nell'area un'unità militare. “Le nostre operazioni non si fermeranno”, hanno tuttavia replicato gli Houthi, annunciando l'intenzione di sferrare attacchi ogni 12 ore alle navi in transito, per “aumentare la pressione” sullo Stato Ebraico. Teheran, dal canto suo – temendo forse una rappresaglia occidentale - ha sottolineato come il gruppo agisca “in modo indipendente”. Se davvero fosse così ogni scenario sarebbe possibile, vista la refrattarietà a trattare dei ribelli yemeniti.





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