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Migrazione e asilo: in Lussemburgo i ministri dell'Interno Ue cercano l'accordo sulla riforma

La corrispondenza di Fabio Fantozzi de La Presse

8 giu 2023
Fabio Fantozzi de La Presse

Ore decisive per il Patto Ue Migrazione e Asilo. I ministri degli Interni dei 27, riuniti a Lussemburgo, cercano la quadra per raggiungere un’intesa sul pacchetto di riforma del sistema di asilo. Dopo quasi tre anni di lavoro oggi il Consiglio Ue punta ad approvare la sua posizione negoziale su due regolamenti chiave del Patto, per poi avviare i negoziati con il Parlamento. Le nuove norme prevedono un meccanismo di solidarietà obbligatoria, che non significa ricollocamenti obbligatori, ma una quota di compensazione di 20mila euro a migrante da corrispondere in caso di mancato ricollocamento. Vengono poi introdotte procedure più snelle per le richieste di asilo e quote di accoglienza massima per ogni Stato. La commissaria agli Affari Interni, Ylva Johansson, invita a non fermarsi agli ultimi cento metri perché con il Patto ne escono tutti vincitori. La Commissione europea e la presidenza svedese confidano in un’intesa sul compromesso raggiunto ma l’Italia si è messa di traverso, chiedendo modifiche su più fronti. Anche la Polonia e l’Ungheria si sono dette contrarie. L’Italia ha una posizione di responsabilità, ha detto il ministro Matteo Piantedosi, ma “non possiamo proporre una riforma che sarebbe destinata nei fatti a fallire”. Il governo di Roma chiede di mantenere alta l’attenzione sulla dimensione esterna della migrazione, ovvero sui paesi di partenza e transito come la Tunisia. Domenica, intanto, la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, si recherà a Tunisi, assieme alla presidente Meloni e al premier olandese Rutte, per provare a stringere un ampio accordo con Saied.





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