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Mosca: attesa in primavera visita di Stato di Xi Jinping

Oggi un colloquio da remoto tra Putin e il leader della Repubblica Popolare, che auspica una soluzione negoziale della crisi. Nel Donbass, intanto, infuriano i combattimenti

30 dic 2022

Si combatte tra le macerie, a Bakhmut. Per la conquista di una città ormai disabitata, in quartieri – specie quelli orientali - devastati dai continui scambi di artiglieria. Riserbo assoluto, circa le perdite. Dati sensibili, che potrebbero incidere sulla tenuta dei rispettivi fronti interni. Le voci che corrono sui canali telegram parlano comunque di perdite spaventose; da una parte e dall'altra. Non è un caso che questo angolo del Donbass sia stato definito un “tritacarne”. E ai veri e propri scontri urbani si aggiungono le azioni in campo aperto, a sud e a nord della roccaforte. Anche qui battaglie sanguinose; con le forze di Mosca determinate a tagliare le linee di approvvigionamento, e rendere insostenibile la difesa di questo centro.

Accanita, tuttavia, la resistenza. Evidente come i decisori di Kiev considerino cruciale tenere la città in questa fase; con gli equilibri sul campo di nuovo in bilico, ed il rischio – dall'altra parte - di una imminente catastrofe umanitaria. Gli strike missilistici di ieri hanno nuovamente impattato sulle condizioni di vita di milioni di civili. “La maggior parte del Paese è senza elettricità”, ha riconosciuto Zelenski. Oggi nuovi allarmi aerei; insieme alle notizie di abbattimenti di droni sulla Capitale.

In tale scenario, appare totalmente irrealistica – almeno nel breve-medio termine – qualsiasi ipotesi di un negoziato. Sostanzialmente una provocazione, per Mosca, il piano in 10 punti sul quale starebbe lavorando il Presidente ucraino dopo la visita a Washington. Al Cremlino si guarda piuttosto al partenariato strategico con Pechino. Oggi un colloquio in videoconferenza tra Putin e Xi Jinping. “La Cina – avrebbe dichiarato quest'ultimo - accoglie con favore la posizione della Russia che non respinge una soluzione pacifica per la crisi”. Attesa, nella prossima primavera, una visita di Stato a Mosca del leader della Repubblica Popolare.





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