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Ucraina: giorni decisivi per la controffensiva di Kiev. Abbattuto drone su Mosca

L'intelligence USA esclude la possibilità, per gli ucraini, di tagliare entro l'anno il corridoio terrestre russo verso la Crimea. Lo riferisce il Washington Post citando fonti informate

18 ago 2023

Quasi non fanno più notizia gli attacchi a Mosca. Le autorità hanno riferito di un altro drone in avvicinamento alla Capitale, abbattuto dai sistemi di difesa anti-aerea. Danni materiali per la caduta di detriti, e breve chiusura dell'aeroporto di Vnukovo. Punture di spillo, se si considera l'intensità del conflitto; ma l'obiettivo di queste azioni sarebbe soprattutto psicologico. Ben altro impatto hanno invece gli strike in profondità sulla catena di approvvigionamento russa; specie in Crimea. Speculare però la strategia di Mosca; che rivendica la distruzione di un convoglio ferroviario carico di munizioni.

L'attacco sarebbe avvenuto nella regione di Dnipropetrovsk: snodo logistico fondamentale, a sostegno della controffensiva di Kiev. Per gli ucraini sono giorni decisivi; con il dispiegamento anche delle riserve per creare una breccia nelle fortificazioni russe. Inevitabile, dopo settimane di sostanziale stallo, l'”all-in”; per poter mettere all'incasso i dividendi di un eventuale successo tattico prima della stagione delle piogge. Ma qualora anche questo tentativo dovesse arenarsi, la situazione per Kiev potrebbe farsi pesante: anche da un punto di vista politico, visti alcuni recenti segnali in ambito NATO.

Per ora, comunque, nessun apparente cambio di postura; come testimoniato dal via libera degli Stati Uniti, a Danimarca e Paesi Bassi, per l'invio di F-16 una volta completato l'addestramento dei piloti ucraini. Tempistiche non brevi, comunque. Al momento si combatte duramente a Robotyne, nei pressi della prima delle linee approntate dai russi a difesa del corridoio terrestre verso la Crimea. Già annunciata invece la riconquista del villaggio di Urozhaine: facilitata – stando alla CNN – dall'utilizzo di munizioni a grappolo. I vertici ONU continuano ad esprimere preoccupazione, per l'impiego di simili sistemi d'arma: la cui fama sinistra è dovuta anche ai pericoli a lungo termine per i civili.





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