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Zelensky: 'parliamo con Putin o è terza guerra mondiale'

20 mar 2022

È un messaggio che racchiude speranza ma anche terrore quello lanciato dal presidente dell'Ucraina Zelensky in un'intervista alla CNN: “Sono pronto a negoziare per raggiungere un'intesa di pace come lo sono sempre stato negli ultimi due anni ma se questi tentativi di colloqui con Putin dovessero fallire allora vuol dire che questa sarà la terza guerra mondiale”

La Turchia però ha assicurato che Russia e Ucraina hanno compiuto progressi nei negoziati per porre fine all'invasione e sono vicine ad un accordo. L'ambasciatrice americana all'Onu ha escluso che gli Stati Uniti possano partecipare ad un eventuale missione di peacekeeping in Ucraina. Mariupol intanto sarebbe stata colpita da armi pesanti sparate da 4 navi della Marina di Mosca. Il ministero della Difesa russo rivendica un attacco contro la base militare di Zhytomyr e comunica che "oltre 100 membri delle forze speciali ucraine e mercenari stranieri sono stati uccisi". Le autorità municipali di Mariupol accusano i russi di aver colpito "una scuola con dentro 400 persone" mentre la vicepremier ucraina denuncia lo stupro ed uccisione di donne ucraine ad opera dei soldati del Cremlino.

Il presidente ucraino Zelnsky firma un decreto con cui unifica tutti i canali Tv in un'unica piattaforma di "comunicazione strategica" attiva 24 ore al giorno, scrivono media ucraini fra cui l'Ukrainska Pravda. L'opposizione critica il provvedimento. Zelensky annuncia anche che sarà "limitata e posta sotto controllo l'attività di 11 partiti politici ucraini, alcuni dei quali avrebbero legami diretti con Mosca".

"L'Ucraina punta a raggiungere il 70% del raccolto dell'anno scorso nonostante la guerra" dice, ripreso dal 'The Kyiv Indipendent', il vice capo dell'ufficio di presidenza, Rostyslav Shurma, secondo il quale l'Ucraina sta lanciando "un programma governativo per sostenere i produttori agricoli attraverso sussidi". Un decimo del grano mondiale proviene dall'Ucraina, osserva, mentre da Russia e Ucraina arriva "circa l'80% della fornitura mondiale di olio di girasole". I paesi di Africa settentrionale, Asia e Medio Oriente "sono tra i più dipendenti" dai due Paesi tanto che l'Onu avrebbe avvertito "che l'invasione potrebbe portare a una crisi alimentare mondiale".





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