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CGG: prova di compattezza dell'Aula sul dossier ucraino

Votato, in chiusura di sessione, un ordine del giorno. 32 voti favorevoli e una astensione

24 mag 2022
CGG: prova di compattezza dell'Aula sul dossier ucraino

Era stato uno dei momenti pregnanti di questa sessione: il dibattito sul conflitto in Ucraina, dopo il riferimento del Segretario agli Esteri. Il comma è stato riaperto in chiusura di sessione, per la votazione di un ordine del giorno sottoscritto sostanzialmente da tutti. Palese lo sforzo di mostrare compattezza, di fronte ad una crisi geopolitica così grave. Nel documento si ribadisce la ferma condanna dell'invasione russa; la necessità che siano rispettati il diritto internazionale ed il principio di autodeterminazione. Riconosciuta anche la correttezza della scelta sanzionatoria contro Mosca. Allo stesso tempo si prende atto della ricerca – da parte di alcuni Paesi - di formule di mediazione, con una particolare assertività dell'Italia. Da qui un forte mandato al Governo, affinché stimoli la diplomazia dei partner europei nel riaprire le vie del dialogo, ed evitare discriminazioni in ambito sportivo, artistico e culturale verso coloro che non sono parte attiva nel conflitto. Tutti favorevoli, tranne l'astensione di Grazia Zafferani, Gruppo Misto, che parlando a titolo personale ha stigmatizzato tutte le guerre, così come decisioni – ha detto – che anziché favorire il dialogo stanno portando vari Paesi ad irrigidire ulteriormente i rapporti diplomatici. Ribadita comunque la propria condanna all'aggressione russa.

Da segnalare, per il resto, un dibattito piuttosto acceso in occasione della ratifica dell'Accordo con l'Italia in tema di riconoscimento delle misure giudiziarie, ed esecuzione delle pene alternative al carcere. Apprezzamento unanime per il merito dell'intesa: definita un passo avanti in termini di civiltà sociale e giustizia. A stimolare il confronto è stata tuttavia la richiesta – ribadita da RF – di avere contezza di chi beneficerà di questo accordo; e ciò dopo aver espresso perplessità sulle tempistiche. Retropensieri, li ha definiti il Segretario Ugolini. Mentre il collega Beccari ha posto l'accento sul buon andamento delle relazioni con l'Italia, confermato da questo nuovo accordo. Respinti poi due OdG, presentati negli scorsi mesi da Repubblica Futura. Il primo era per sollecitare una politica nazionale in materia di prezzi dei carburanti; alla luce dei forti rincari. Il Segretario di Stato alle Finanze ha ricordato tuttavia come interventi di questo tipo necessitino una ridiscussione – tutt'altro che semplice - dell'Accordo del '39. L'elemento vero - ha aggiunto Gatti - è che a livello mondiale c'è un'esplosione dei prezzi che va al di là di accise e imposte indirette. Considerato “di fatto superato”, invece - dal Segretario Beccari -, il secondo ordine del giorno di RF: quello elaborato a seguito di notizie definite “preoccupanti” circa l'iter di ratifica dell'accordo con l'Italia in materia radiotelevisiva.

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