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CGG: Sandra Giardi e Grazia Zafferani escono dalla Maggioranza

Aula impegnata nel comma comunicazione

14 nov 2022
CGG: Sandra Giardi e Grazia Zafferani escono dalla Maggioranza

Iniziati nel pomeriggio i lavori consiliari. In apertura, fra le altre cose, il riferimento del Segretario di Stato all'Industria relativamente ai bilanci dell'Agenzia per lo Sviluppo Economico-Camera di Commercio. Righi ha sottolineato come l'anno in corso chiuda con un segno positivo di circa 65.000 euro; e anche il previsionale 2023 prevede un utile. Ha inoltre illustrato il lavoro svolto dall'Agenzia sui vari fronti, favorendo la formazione degli operatori e l'internazionalizzazione del sistema economico sammarinese.

In comma comunicazioni, poi, l'intervento di Michele Muratori, Libera. In tanti settori vi sono gravissime difficoltà, ha dichiarato, a partire dalle TLC. Ha parlato ad esempio delle difficoltà, incontrate dai turisti nel corso del Rally Legend. Dure critiche anche sul tema della sicurezza - con riferimento alle notizie di nuovi furti -; “dobbiamo come classe politica creare le condizioni affinché le nostre Forze dell'Ordine possano operare al meglio”. E poi un OdG sulla questione della raccolta dei rifiuti, nel quale si propone fra le altre cose una tariffa specifica, affinché sia premiato chi è più virtuoso nel differenziare.

Matteo Ciacci ha parlato di Governo “completamente sganciato dalla realtà quotidiana dei cittadini”. Severo il giudizio sulla gestione della Sanità, con “spese poco allineate al periodo storico”, in assenza di un “servizio adeguato”. “Vogliamo capire cosa stia facendo Bevere”. E poi il “caro bollette”; con gli aumenti comunicati in queste ore. Il Governo a suo avviso non sta facendo nulla. Sule rinnovabili è giunto il tempo di essere “concreti”.

A seguire l'intervento di Sandra Giardi, che ha comunicato all'Aula l'abbandono – da parte sua e di Grazia Zafferani - della Maggioranza. E ciò dopo avere informato la Reggenza. Palese l'emozione, nelle parole della esponente del Gruppo Misto. Sui grandi temi come le riforme – ha detto - è necessario trovare un bilanciamento tra le parti, e le scelte importanti devono essere sostenute dalla società civile. Ha parlato di un Congresso “scollegato” dal Consiglio, non solo in questa legislatura. “Dolorosa”, ha ricordato, la precedente uscita da RETE; mi sono “dovuta ricredere su diverse persone”. Quanto alla maggioranza ha dichiarato di non condividere più progetti e modalità. “Abbiamo il dovere come consiglieri di dubitare di noi stessi e delle nostre scelte”.

Quindi Grazia Zafferani, che ha esordito ricordando il “no” della Repubblica, in sede ONU, alla risoluzione della Russia contro la glorificazione del nazismo; abbandonato, a suo avviso, il percorso di neutralità del Titano. Si è poi soffermata sulla scelta comunicata all'Aula. La mia presenza in Maggioranza è giunta al capolinea. Il Paese – ha detto - necessità un governo non solo solido nei numeri, ma solidale; in grado di sviluppare con celerità un programma elettorale, e con una visione di futuro. Il programma definito ad inizio legislatura – ha osservato - non regge più; anche per il sopraggiungere di eventi di portata planetaria come pandemia e guerra. Da qui la necessità, a suo avviso, di riscrivere le linee di politica estera, a partire dall'opportunità di aderire o meno “a questa Unione Europea”. “Questa legislatura per me è stata come un viaggio in una tormenta”. Ha auspicato poi che una nuova classe politica si assuma le proprie responsabilità. Sottolineato il proprio impegno in Demos. Ha definito infine la sua “una scelta di chiarezza”. 

Miriam Farinelli, RF, ha ricordato la tappa sammarinese del tour di Nicolò Govoni; mi sarei aspettata un presenza istituzionale, e invece no. Stessa cosa, ha detto, in occasione del concorso internazionale di canto dedicato a Renata Tebaldi.

A seguire l'intervento del Segretario di Stato agli Esteri, che ha replicato alle consigliere del Gruppo Misto Giardi e Zafferani. Prendo sempre molto sul serio qualunque tipo di azione che porta ad una rottura nei rapporti politici, ha detto. È stata una legislatura molto particolare, ha continuato, che ha accentuato anche differenze sul metodo. Sui grandi temi Beccari ha parlato di una “rappresentazione dei problemi poco aderente alla realtà”. “Saranno gli elettori che ci giudicheranno”. Poi una puntualizzazione sul problema sicurezza: dall'inizio dell'anno il numero dei furti è stato bassissimo; purtroppo nell'ultimo mese, con l'azione aggressiva di una “banda di rapinatori”, il picco è stato elevato. Ha annunciato una riunione di coordinamento con la collega Tonnini; e il massimo supporto del Governo alle Forze dell'Ordine.

A tal proposito ha sottolineato i recenti bandi di reclutamento. Infine la risoluzione presentata in sede ONU. Beccari ha sottolineato come negli scorsi anni San Marino si fosse sempre astenuta; ma in questo momento, la risoluzione - “proposta da una nazione che sta portando avanti una politica di aggressione contro un altro Stato” – era strumentale. Votazione coerente – ha aggiunto - con la posizione che sin dall'inizio abbiamo avuto sulla questione dell'aggressione all'Ucraina.

Sul punto Rossano Fabbri, Gruppo Misto; che ha sollecitato “interlocuzioni maggiori con il Parlamento”. Rimarcata anche l'importanza del tema sicurezza. Giovanni Zonzini, RETE, ha iniziato con riflessioni sul posizionamento internazionale della Repubblica. Ha osservato come nei secoli passati la neutralità non sia stato un tratto distintivo del Paese; ricordata ad esempio la vicenda dello scampo garibaldino. Il concetto di neutralità attiva si è sviluppato durante la guerra fredda, ha rimarcato. Il nostro Paese orienta la sua politica estera sui principi ONU; definita coerente, allora, la postura del Titano riguardo il conflitto russo-ucraino. Sollecitato poi un progetto strategico per garantire una autonomia energetica, anche con la creazione di un soggetto gestito dallo Stato ma aperto all'azionariato popolare.

Maria Katia Savoretti, RF, ha puntato il dito contro la gestione del sistema sanitario. Dalla medicina di base alla pediatria; dall'ortopedia alla medicina territoriale. “Siete riusciti in questi anni a distruggere tutto”. Ha invitato inoltre il Governo ad ascoltare “gli appelli delle associazioni di volontariato”. A seguire l'intervento del Segretario di Stato alla Cultura, che ha risposto alle Opposizioni su varie questioni. Confermato il sostegno a favore di iniziative e progetti. Ha poi informato l'Aula su ciò che è successo in occasione del terremoto, ringraziando Protezione Civile e forze dell'ordine. In poco più di 2 ore tutti gli edifici scolastici sono stati oggetto di verifiche, e le elezioni sono potute riprendere. Prendiamo atto del fatto che la Maggioranza perda pezzi, ha dichiarato Guerrino Zanotti. Alla vigilia dello sciopero generale si è soffermato sul “richiamo alla responsabilità” del Segretario Lonfernini. Ignorate, ad avviso dell'esponente di Libera, le istanze dei sindacati. Ha poi parlato della mancanza di un progetto di sviluppo economico del Paese, della questione del debito estero. Obiettivo del Governo – a suo avviso – è “rassicurare la cittadinanza”, poco importa che i problemi rimangano “sotto il tappeto”. Alessandro Bevitori ha sottolineato come per la prima volta le 3 sigle sindacali siano unite nel proclamare lo sciopero generale. Contestata in particolare la mancanza di progettualità. Nicola Renzi, RF, si è soffermato sulla scelta di Sandra Giardi e Grazia Zafferani; la cosa che più mi ha stupito è stata il “silenzio assordante” di Governo e Maggioranza. Sottolineata poi l'importanza di una “spending review mirata”, e invece “usiamo i soldi di tutti per denunciare qualcuno”. Anche Renzi è poi tornato sul tema sicurezza, che ha espresso solidarietà a coloro che hanno subito i furti. E sulla Sanità dito puntato contro il Segretario Ciavatta. Critiche anche al Segretario Pedini Amati, definito un “organizzatore di eventi”, ma chiudono gli hotel e il Paese perde la stella Michelin. Iro Belluzzi, Indipendente di Libera, si è soffermato sulle spese in consulenze; e l'assenza di una visione prospettica del Paese.

Quindi il Segretario di Stato Lonfernini; che ha detto di non essere riuscito a trovare un filo conduttore negli interventi dell'Opposizione. “Siete i primi soggetti a trasferire all'interno della nostra comunità, non un senso di sistema, ma un vero e proprio sistema di procurato allarme”. “Avete citato spese pazze per trasferte”; da qui l'invito a fare nomi. Quanto alle critiche riguardanti le consulenze, ha invitato le Opposizioni a parlare delle “spese pazze per Cassa di Risparmio”. “La demagogia non porta da nessuna parte”; da Lonfernini un appello a fare sistema.





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