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Commssione IV: il presidente ritarda, l'opposizione se ne va

7 ott 2005
Il presidente arriva in ritardo e l’opposizione, per protesta, se ne va. E’ accaduto nella quarta commissione consiliare permanente, competente per questioni di previdenza e sicurezza sociale, affari sociali, igiene e sanità, territorio e ambiente, lavori pubblici e agricoltura. La riunione era convocata per le 15:00, ma alle 15 e 25 il presidente, Francesco Mussoni, non era ancora arrivato e irritati per il ritardo i 4 consiglieri di minoranza, Vanessa Muratori, Maurizio Rattini, Glauco Sansovini e Mario Venturini, hanno abbandonato il Palazzo. “Una reazione eccessiva – dichiara il Presidente – dal momento che con i commissari che se ne stavana andando ci siamo incontrati sulla porta d’ingresso di Palazzo Pubblico. Un atteggiamento – aggiunge Mussoni – che ritengo irresponsabile e inopportuno”. Il consigliere DC, che guida la quarta commissione, contesta ai 4 commissari di opposizione una scelta che definisce strumentale: quella di aver fatto venir meno il proprio apporto costruttivo ai lavori dell’assemblea.
“Nessun significato politico in questa decisione – spiega Mario Venturini – solo un richiamo ad osservare gli orari in una forma di rispetto nei confronti dei commissari e delle istituzioni, considerato che non è la prima volta che succede'. Comunque i lavori della commissione si sono svolti regolarmente, considerato il raggiungimento del numero legale. In discussione c’erano alcuni punti riguardanti il territorio, come la variante al piano regolatore generale per l’area di Fondo Rio e la legge relativa ai manufatti o immobili con valore di monumento. I due provvedimenti legislativi, affrontati in sede referente, sono stati assegnati al consiglio Grande e Generale per l’iter di approvazione. Ascoltato anche il riferimento del segretario di Stato al Territorio, Giancarlo Venturini, sui provvedimenti adottati in seguito all’accoglimento dell’Istanza d’Arengo dell’Associazione Micologica, affinchè le norme del Testo Unico delle leggi urbanistiche ed edilizie siano subordinate a quelle contenute nella legge quadro per la tutela dell’ambiente.

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