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Condivisione delibere, Zeppa (Rete): “Manca la volontà politica del Congresso. Nessun controllo sull'Esecutivo”

di Annamaria Sirotti
9 apr 2024
Nel video, L'intervista a Matteo Zeppa di Rete
Nel video, L'intervista a Matteo Zeppa di Rete

“Il giorno dopo le dimissioni del consiglio Grande e Generale ho inviato delle mail istituzionali ai Segretari di Stato - spiega Matteo Zeppa di Rete - e a quanti fanno parte del contorno istituzionale, ricordando l’esperienza del 2019, quando l’allora Segretario agli Interni, Guerrino Zanotti, condivise le bozze di delibera".

Una mail per chiedere di riproporre quel modello e quell'atteggiamento definito “garantista”, adottato al termine della scorsa legislatura: condivisione delle bozze di delibera con tutti i gruppi consiliari, per consentire una uscita ordinata e trasparente, accompagnando l'ordinaria amministrazione. Nella missiva, Rete evocava la stessa legge qualificata che sorregge i doveri del Congresso di Stato, riportandone l'articolo 21 relativo proprio all'ordinaria amministrazione. Richiesta non accolta da Congresso di Stato, che “sulle delibere tira dritto – dice Rete - senza alcun tipo di controllo”.

“Quell'esperienza fu fondamentale, quella del 2019 - dice ancora Zeppa - per capire la portanza delle bozze delle delibere, che poi diventano delibere effettive. In questo caso, non c'è un organismo di controllo se non la CCFP (Commissione di Controllo della Finanza Pubblica), che ha mandato anche una nota, tramite TNotice, a tutti i gruppi, rimarcando cosa può essere 'ordinaria amministrazione' e cosa non può essere passabile come 'ordinaria amministrazione'. "Il controllo non c'è, c'è solo la volontà di dieci Segretari di Stato di fare quello che vogliono. E questo, in questo periodo, è veramente disarmante. Giudica non convincenti e puerili, poi, le motivazioni addotte dal Congresso di Stato, secondo cui la diffusione di una bozza di delibera potrebbe portare a speculazioni non utili in questa fase, dando in parallelo mandato alla Segreteria Istituzionale per una quanto più celere pubblicazione delle delibere sui canali dedicati. “Quello che manca, per Rete, è la volontà politica”.

“L'uscita ordinata tanto millantata nei mesi precedenti, non è ordinata. Si continua - prosegue Zeppa - a non voler vedere come stanno le cose, addirittura, imputando questioni alla Segreteria Istituzionale. Purtroppo, per una non volontà politica da parte dei Segretari di Stato vanno a dare ulteriore peso a un ufficio pubblico che in questo caso non deve averne".

Non manca una valutazione sui confronti in atto, per le alleanze: “Mi pare ci sia più la volontà di trovare miscellanee di voti o presunti voti che un programma elettorale. Mi pare si faccia solo dell'aritmetica, neanche effettiva. Siamo un po' in imbarazzo - conclude - Sono imbarazzanti”.

Nel video, L'intervista a Matteo Zeppa di Rete








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