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In Consiglio anche la nomina di 3 membri del Cda di Rtv

23 gen 2009
Palazzo Pubblico
Palazzo Pubblico
Diventa operativo l’Ufficio Centrale di Collegamento, previsto dalla legge per la vigilanza sulle imprese. Sarà diretto da Lucio Daniele, coadiuvato da Fabio Massimo, esperto nella lotta al riciclaggio ed ex capo della Guardia di Finanza. “Una risposta – ha detto il Segretario all’Industria, Marco Arzilli – richiesta non solo dalla politica ma anche dalle aziende serie”. Lo appoggiano le opposizioni che lo definiscono il completamento di un percorso intrapreso nella precedente legislatura. Fra le varie nomine previste quella dell’Authority per le pari opportunità, composta da Tania Ercolani, Silvia Micheloni e Domenica Michelotti, poi il Presidente e il CDA dell’Azienda Autonoma di Produzione, il Consiglio di Amministrazione dell’ERAS, l’Ente per la radiodiffusione sammarinese e i tre membri del Cda della San Marino RTV: confermati il presidente Stefano Piva e il consigliere Massimiliano Casali, nuovo incarico per Cesare Tabarrini. Poi la Commissione per le Pari Opportunità. Le Istanze d’Arengo affrontate sono state in larga misura respinte, come la prima, sulla sottoscrizione dei contratti collettivi e la loro efficacia “erga omnes”, ma viene approvato un ordine del giorno presentato dalla maggioranza che impegna il Governo ad un approfondimento ed eventualmente a proporre una modifica dell’articolo sui requisiti di rappresentatività. Accolta invece la proposta per la ricostruzione del museo filatelico e numismatico; troverà sede nei locali dell’ex Ufficio del Lavoro e dell’ex Ufficio Urbanistica. L’assemblea decide anche intitolare a Renata Tebaldi una piazza a Borgo Maggiore. La legge imporrebbe 20 anni dalla scomparsa ma la personalità e l’autorevolezza della celebre soprano ha consentito di fare un’eccezione.
Avviato, infine, l’iter legislativo della legge sui trasferimenti per motivi di salute. Un progetto – ha dichiarato il Segretario agli Interni, Valeria Ciavatta – che intende regolamentare la procedura di accertamento delle condizioni per le quali viene chiesto il trasferimento. E’ il frutto di un accordo con le organizzazioni sindacali, raggiunto nel 2005, sul quale si è pronunciato il Giudice Amministrativo di primo e secondo grado, sostenendo la mancata forza di legge in assenza della ratifica parlamentare. “Si è ritenuto opportuno – ha aggiunto il Segretario Ciavatta – tradurre in legge il contenuto dell’accordo, per assicurare immediata e sicura efficacia”. Sarà esaminato dalla Commissione Affari Costituzionali.

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