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Consiglio, resta da valutare il futuro della riforma tributaria

19 lug 2012
San Marino - Consiglio, resta da valutare il futuro della riforma tributariaConsiglio, resta da valutare il futuro della riforma tributaria
Consiglio, resta da valutare il futuro della riforma tributaria - -
Gli ultimi confronti sulla crisi politica chiariscono meglio in quadro che si sta delineando. I gruppi si confronteranno prima della ripresa pomeridiana dei lavori per valutare il da farsi. Intanto, dopo Gatti, Claudio Podeschi propone un’ampia maggioranza non solo tra le forze più rappresentative ma anche con quelle che - dice - hanno progetti. Per il Segretario alla sanità siamo in guerra e le guerre si combattono uniti. Lo scontro tra la politica sarà deleterio, bisogna abbassare i toni, conclude e alzare i contenuti. Anche per il capogruppo dell’Upr bisogna mettere da parte le risse. Il governo di emergenza, ricorda, voleva raggiungere questo obiettivo. Adesso Giovanni Lonfernini invita a valutare gli elementi minimi per mettere in sicurezza il Paese e indica 4 punti chiave: dare certezza al percorso con l’Italia e l’Europa, completare il percorso di allineamento normativo con gli altri Stati, dare concretezza al percorso di crescita economica e definire un impegno serio verso la spesa corrente, in particolare la pubblica amministrazione. Chiede di correggere la legge elettorale, Paride Andreoli. Non basta, dice il presidente del psrs, assicurare la stabilità, bisogna garantire la governabilità. Mario Venturini punta il dito su quella parte di opposizione che ha tentato di evitare, con il voto segreto, questo dibattito per poi dice, inscenare una bagarre sul titolo del comma. Poi il presidente di Ap si sofferma sulla questione morale e dice: la politica fa chiarezza con le commissioni di inchiesta, non celebra processi in Aula dove gli argomenti vengono tirati fuori per interessi di bottega. Per il resto, sottolinea, ci sono i tribunali. Dobbiamo solo sperare, conclude, che non si mettano i coperchi sulle situazioni in ebollizione come è avvenuto in passato. La crisi farà perdere tre mesi al Paese, sottolinea Fiorenzo Stolfi. La coalizione che vincerà dovrà recuperare il terremo perduto. Il consigliere del psd invita a dedicarsi subito alle cose da fare. L’incontro con la dc, sottolinea, era basato proprio su questo. Adesso va fatta chiarezza su chi è interessato a questo percorso. E’ l’unica risposta seria che possiamo dare al Paese. Dice no alle larghe intese anticipando, in caso contrario le sue dimissioni, il segretario della dc. Un intervento amaro, quello di Marco Gatti, tutto incentrato sulla responsabilità che, dice, è un comportamento. Ricorda le fibrillazioni nate ogni volta che si avvicinava un risultato importante e sottolinea, alla fine è stata fatta la cosa più sbagliata in questo momento, una crisi politica. Ma, rimarca, non confondiamo la responsabilità con la voglia di rimettere in gioco tutto. Le forze politiche vedano se ci sono cose da fare di qui alle elezioni che però devono avvenire a breve perché il Paese ha bisogno di governo. Ma se ho solo il sospetto che questo debba servire per rimettere in gioco tutto, conclude, darò immediatamente le dimissioni.

Sonia Tura

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