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In Consiglio scambio di accuse tra maggioranza e opposizione

24 feb 2010
Dopo il comma comunicazione, il Consiglio ha aperto il dibattito sulla nomina del Presidente di Banca Centrale. Maggioranza e opposizione si parlano a distanza, con due incontri distinti con la stampa. “Nessun riferimento al Consiglio dopo la protesta del Governo sammarinese all’Italia”, accusa l’opposizione lamentando il silenzio del Governo e della maggioranza.
Presentato un ordine del giorno, sottoscritto dai 4 gruppi di opposizione, per un confronto sulla necessità di istituire una commissione d’inchiesta, chiamata a far luce sui fatti denunciati dai
vertici di Banca Centrale. “Ci sono elementi gravi - dice la minoranza - e si deve rendere trasparente l’operato di alcuni Segretari di Stato”. Poi l’incontro con la stampa per contestare la nomina di Ezio Paolo Reggia alla Presidenza della Banca Centrale. L’opposizione critica il metodo di scelta, la vicinanza del candidato con una compagnia di assicurazioni sammarinese, la Csa, che vede la presenza nel consiglio d’amministrazione di persone che hanno uno stretto grado di parentela con il Segretario alle Finanze. “Solo fumo negli occhi - hanno sottolineato i DdC - le dichiarazioni del Governo sui vertici sammarinesi per Banca Centrale. Il presidente è italiano, tutti italiani nella vigilanza, così come sarà italiano il futuro direttore”. L’assedio della guardia di finanza, gli attacchi mediatici “dimostrano - dice l’opposizione - che la maggioranza si è chiusa in sé stessa. O il governo non sa la ragione degli attacchi - afferma la minoranza - oppure ci sono delle grosse responsabilità. L’auspicio - termina - è che l’appello degli Europopolari per una svolta della politica e una nuova pagina nei rapporti italo-sammarinesi non rimanga inascoltato”. “Anche perché - secondo l’opposizione - la terza convocazione dell’ambasciatore italiano finirà inascoltato come le due precedenti”.
Prima della replica della maggioranza è arrivata, in Aula, quella di Gabriele Gatti. “E’ vigliacco - ha detto - attaccare chi non fa politica e si guadagna la vita con il proprio lavoro. Io non metto moglie e figli nella Pubblica Amministrazione e in tv. Sono pronto a rispondere di tutto - ha concluso - ma non accetto che vengano toccati i miei figli. Prendetevela con me”. La maggioranza rispedisce al mittente la richiesta di una commissione d’inchiesta. “Il ricorso alla magistratura è sicuramente più efficace” dice il capogruppo di Ap, sottolineando che in Tribunale le cose stanno procedendo speditamente. “Le dimissioni dei vertici di Banca Centrale, la nomina del nuovo presidente, l’assedio della guardia di finanza di domenica, le dichiarazioni del colonnello Lucignano e del generale D’Arrigo vengono cavalcate dall’opposizione – dice la maggioranza – per stravolgere la realtà e ritardare le soluzioni ai problemi creando in Consiglio ostacoli e ritardi e denigrando le persone”. Soprattutto la minoranza viene accusata di collaborare con tutti coloro che anche dall’esterno cerca di rendere difficile la vita a San Marino. Ai sammarinesi la maggioranza manda a dire di essere consapevole del lavoro da fare e che la strada è in salita. “Gli effetti degli attacchi subiti - dice - hanno visto il Paese reggere e questo non è frutto di un miracolo ma del lavoro fatto, mentre l’opposizione nasconde il fatto che se ci siamo trovati in questa situazione è per buona parte responsabilità loro”.

Sonia Tura

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