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Cop26: la Reggenza incontra la Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen

Domani pronunceranno il Loro discorso davanti alla platea mondiale

1 nov 2021

Accompagnati dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Luca Beccari e dal Console di San Marino nel Regno Unito, Maurizio Bragagni, i Capitani Reggenti, Francesco Mussoni e Giacomo Simoncini sono stati accolti dal Primo Ministro britannico, Boris Johnson e dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres.

Presenti, fra gli altri, Biden, Merkel, Macron, Draghi, e la presidente della commissione Ue, Von der Leyen. Assenti tuttavia alcuni dei principali paesi emettitori di gas serra, come la Cina e la Russia. Il principe Carlo d'Inghilterra, ambientalista storico, chiede di mettersi sul piede di guerra: di fronte alla sfida dei cambiamenti climatici, occorre una disposizione di spirito bellica, da ultima spiaggia.



Oggi e domani le giornate dei Capi di Stato e di governo, per annunciare quello che il loro paese vuole fare per la decarbonizzazione. Domattina anche la Reggenza pronuncerà il proprio discorso. Nel frattempo numerosi gli incontri già avuti dalla delegazione del Titano, su tutti il colloquio significativo proprio con la Presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen, “con la quale si è discusso in particolare dell’Accordo di Associazione con l’Unione Europea e della determinazione di San Marino nel portarlo a compimento il prima possibile”.

Tornando ai lavori, in apertura l'appello di Johnson: “Un fallimento della conferenza internazionale sul clima Cop26 non è un'opzione: ma un epilogo che scatenerebbe ondate di "collera" nel mondo. Nel suo discorso il premier italiano Mario Draghi ha invece citato i giovani, “Hanno portato il tema del clima al centro del nostro dibattito, - ha ricordato - rendiamoli orgogliosi”, e ha parlato poi di ripercussioni del clima su sicurezza e pace. A margine una riflessione sulle energie rinnovabili: "Nel lungo periodo dobbiamo essere consapevoli che possono avere dei limiti e non essere sufficienti per raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci siamo prefissati per il 2030 e il 2050. Quindi, - sostiene - dobbiamo iniziare a sviluppare alternative praticabili adesso. Dobbiamo investire in tecnologie innovative per la cattura del carbonio".




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