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Crisi di Governo: soluzione ancora in alto mare

25 ott 2007
Palazzo Pubblico
Palazzo Pubblico
La nuova legge elettorale impone scelte di campo precise, la costituzione di coalizioni, di schieramenti politici, di aggregazioni intenzionate a condividere un percorso politico, un progetto e quindi la gestione del governo. Ma fino ad ora, almeno stando ai primi segnali, i tempi appaiono prematuri.
Le forze politiche rappresentante in Consiglio Grande e Generale sono oggi 11, un segno della frammentazione e della divisione che attraversa i partiti, una tendenza che per rispondere ai dettami delle nuove regole sul voto si dovrà invertire, passare dalle separazioni ai ricongiungimenti o a nuovi matrimoni politici.
In embrione due potenziali coalizioni esistono già: c’è quella favorita dalla Democrazia Cristiana, che vede coinvolti Popolari, Alleanza Nazionale e Noi Sammarinesi. Quattro forze che stanno lavorando per un’aggregazione che si colloca nell’area del centro destra, anche se questa definizione gli va stretta. I numeri non la configurano ancora come una coalizione pronta a candidarsi per la gestione del governo, ma è quello che intendono fare ricercando le convergenze necessarie.
L’altra aggregazione già delineata è quella attualmente di maggioranza: PSD, Alleanza Popolare e Sinistra Unita. Nonostante l’incidente che è costato loro il governo rilanciano la coalizione di centro sinistra ma gli eventi recentissimi hanno dimostrato che nei numeri c’è più di un problema. E qui entrano in gioco coloro che ancora non si sono schierati, quelli che ieri sera qualcuno ha definito la terra di mezzo, vale a dire Democratici di Centro, Europopolari, Nuovo Partito Socialista e Sammarinesi per la Libertà.
Insieme rappresentano un quinto dell’arco parlamentare e da qui dovrà uscire la forza o le forze che potranno appoggiare l’una o l’altra coalizione. Per qualcuno, vedi i DDC, si era già ipotizzato un percorso di allargamento della maggioranza, per altri i confronti sono aperti.
Le consultazioni non ufficiali del centro sinistra si apriranno domani. Colloqui informali in attesa che sia la reggenza ad aprire l’iter per la formazione del nuovo governo e decidere a chi affidare il mandato esplorativo, ma il dialogo è già avviato per cercare una soluzione in tempi rapidi alla crisi.
Intanto il Partito dei socialisti e dei democratici ne ha approfittato, chiudendo la serie di incontri tenuti nei giorni scorsi, per tastare il polso a Europopolari, Nuovo Partito Socialista e Sammarinesi per la Libertà. La direzione convocata per venerdì pomeriggio tirerà le somme.

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