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La direzione Dc condanna la posizione di Gatti

24 ago 2004
La direzione Dc condanna la posizione di Gatti
E’ una condanna ferma, a larga maggioranza, dell’operato di Gabriele Gatti all’interno della DC. Il documento della direzione conclude una vicenda che si protrae da mesi. A iniziare dal non voto di Gatti al governo straordinario. E nella stessa seduta al mancato voto della legge finanziaria. Il partito di maggioranza ha esaminato anche gli ultimi atti compiuti: dalla firma apposta in calce all’esposto presentato dalle opposizioni agli attacchi ripetuti al partito sia in aula consigliare che a conferenze politiche di movimenti di opposizione. Per di più – scrive il documento della direzione – mentre a Serravalle era in corso di svolgimento la festa dell’amicizia, Gatti prendeva la parola a Borgo Maggiore chiudendo il comizio delle opposizioni. Atteggiamento questo che ha portato alla condanna dell’ex uomo forte del partito, per atteggiamenti giudicati lesivi degli interessi, dei principi e dei valori dello stesso Pdcs. La direzione ritiene inoltre che così Gatti si sia posto quale indipendente rispetto alla linea e allo spirito ideale della Dc, ragion per cui il passo successivo è quello di sottoporre agli organismi rappresentativi del partito i fatti le argomentazioni e il giudizio politico espresso nei suoi confronti. Nel corso della direzione si è parlato anche del successo della festa dell’amicizia, sia in termini di presenze che di contenuti e delle strategie future del partito a iniziare da una conferenza programmatica che anticiperà il congresso generale. Ribadita la validità dell’azione svolta dal governo straordinario che sta realizzando progetti importanti, ricreando le basi per un nuovo rapporto di fiducia con l’opinione pubblica sammarinese. Da più di tre mesi, ha replicato Gabriele Gatti, non ho contatti con i dirigenti del partito, non mi è sembrato corretto parlare di me nella direzione senza essere prima ascoltato sul perché di certe azioni. Riguardo la firma dell’esposto delle opposizioni Gatti risponde di non essere preoccupato per sé, bensì per chi ha causato quella situazione. Nella Dc - ha concluso - non c’è una questione Gatti, ma il problema è recuperare un dialogo interno e il rapporto tra le persone.

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