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Direzione PDCS delinea le strategie per il futuro

13 ago 2005
Direzione PDCS delinea le strategie per il futuro
E’ un partito che ha ritrovato compattezza dopo il congresso quello delineato nella relazione del segretario: strizza l’occhio ad alcune alcune forze politiche, ma mantiene l’impegno del governo straordinario purchè il Psd dia risposte precise su mercato del lavoro e pensioni. In apertura Pier Marino Menicucci ricorda la ricchezza del dibattito interno, che, insieme ai valori fondanti della Dc, rappresenta la forza del partito. Omogeneità e rapporto costante con la base: a settembre ripartirà il confronto con le sezioni. Poi il ruolo di mediazione su temi importanti come la fecondazione assistita e le riforme istituzionali. Necessari invece alcuni accorgimenti alla bozza della legge sul commercio, con l’intenzione di portarla a breve in consiglio. Sull’evolvere del quadro politico, preso atto della perdita di un consigliere 'che – ha ammesso Menicucci – ci ha lasciato per fondare un partito la cui azione ci appare non incisiva per il paese'. I vertici riscontrano la difficoltà dell’alleato, iniziata già prima del processo di unificazione con l’abbandono di 3 consiglieri. Non e’ una novità la posizione di Zona Franca, uscita per dare luogo a una alternativa alla Dc, mentre tutt’altra attenzione e’ per i tre consiglieri socialdemocratici usciti dal Psd: 'persone – ha detto il segretario – con cui abbiamo avuto posizioni politiche importanti e con cui dovremo avviare il confronto'. Grande apertura anche ad Alleanza Popolare, disponibili a confronto serissimo, su temi come la moralità e la legge elettorale, con il mantenimento del proporzionale chiaro, mentre gli riconosciamo una posizione più moderata rispetto al passato sul voto estero. Giudizio estremamente positivo sui Sammarinesi per la Libertà, autori di una opposizione costruttiva con a cuore gli interessi dello stato. E ritrovata intesa con Alleanza nazionale. Nella relazione nessun accenno a Rifondazione Comunista e ai Popolari. Poi il segretario si è soffermato sulla linea politica che vede la stabilità in primo piano, non fine a se stessa, ma unita alle riforme. Due quelle determinanti, mercato del lavoro e pensioni: 'desideriamo che il governo dia risposte chiare e precise su questi temi. Se l’ alleato è in grado di dare risposte precise, ci sono le condizioni per andare avanti nell’interesse del paese ed elaborare poi una finanziaria meno gravosa e con prospettive per il futuro'. Infine la richiesta di avviare gli incontri con le forze politiche su lavoro, pensioni e legge elettorale.

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