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Dissenso sulla finanziaria: il Congresso minimizza

6 dic 2004
Dissenso sulla finanziaria: il Congresso minimizza
Gli scontri sulla finanziaria: normale dialettica su un atto di importanza fondamentale. Così il Congresso di Stato minimizza il duro dissenso in seno alla maggioranza sull’impostazione del documento della finanza pubblica. Ci sono sensibilità diverse – spiega il Segretario all’Industria, Claudio Felici – che devono essere portati ad una sintesi. Un’intesa – rafforza il concetto il Segretario agli Interni, Loris Francini – che arriverà presto e che porterà alla presentazione definitiva di una finanziaria equilibrata e sostenibile. I tempi sono piuttosto ristretti. La prossima sessione consigliare sarà quella della finanziaria in seconda lettura, pochi giorni per gli ultimi aggiustamenti o emendamenti da parte dello stesso esecutivo, prima del dibattito finale.
Intento, il Congresso di Stato sottolinea un risultato importante in politica estera: la firma sull’accordo con l’Unione Europea in materia di tassazione dei redditi da deposito, definito un gradino verso l’alto del nostro sistema diplomatico. A Bruxelles si formalizzerà domani la conclusione della trattativa aperta da tempo con l’Europa e in particolare con l’Ecofin, il Consiglio dei ministri economici. La prima – rileva l’esecutivo – con l’Unione Europea. Accanto all’accordo il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Fabio Berardi, apporrà la firma sotto il Memorandum d’Intesa, siglato da ognuno dei 25 paesi UE. Un documento fondamentale che costituisce il primo passo verso l’adozione di intese bilaterali con ognuno degli Stati membri in materia di imposizione fiscale e di cooperazione economica. Atti che ricalcheranno quello già formalizzato con l’Austria e quelli in via di definizione con Belgio e Malta. Quella che si sta definendo – evidenzia il Segretario all’Industria Felici, è una rete di accordi internazionali sui quali poggerà lo sviluppo economico del Paese.
Formalizzato anche, dal Congresso di Stato, l’affidamento dell’incarico di Comandante della Gendarmeria al Tenente Colonnello Achille Zechini, già Vice Questore a Rimini, dirigente del posto di polizia di frontiera all’Aeroporto Federico Fellini. Una scelta, spiega il Segretario agli Interni Francini, Governo, che si colloca nell’obiettivo che il Governo ritiene ormai perseguibile: creare le condizioni perché il prossimo comandante della Gendarmeria sia un sammarinese, così come già avvenuto in seno alla magistratura. Per questa e per altre ragioni si è compiuto un cambio di rotta rispetto al passato, quando il responsabile della Gendarmeria veniva scelto fra candidati dell’arma dei Carabinieri. Zechini resterà in carica 5 anni, compreso il primo di prova, i suoi emolumenti saranno quelli fissati dalla legge numero 131 del dicembre 1987, che lo colloca al decimo livello retributivo. Nei giorni scorsi il Congresso Militare ha accolto con soddisfazione la nomina e stabilito il riconoscimento del grado di Tenente Colonnello.
Tra le decisioni del Congresso di Stato anche la definizione della commissione che dovrà vagliare le candidature per il posto di dirigente dell’Ufficio Tributario. Sarà formata da massimo 5 esperti, individuati fra le figure con adeguate competenze. Ad una società privata milanese, la Orga Srl, indicata dall’università, il compito di affiancarli nella selezione, verificando le le competenze organizzative e gestionali dei candidati. Poi, sempre sul piano della pubblica amministrazione, stabiliti alcuni moduli formativi fissati nell’accordo con le organizzazioni sindacali per la formazione del personale della PA. Il primo modulo, nel settore informatico, interesserà i dirigenti ed i funzionari, altri ne saranno approntati per il personale di segreteria. Si svolgeranno al centro di Formazione professionale e verteranno sull’applicazione di Word, Excel e Acces.

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