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Elezioni anticipate: giochi tutti aperti, ma...

Dopo l'intesa a sinistra Alleanza Riformista parla di "ammucchiata". Risponde il Segretario di Libera Ciacci: "Dopo ciò che è successo in Npr, farebbero meglio a tacere".

di Luca Salvatori
22 gen 2024
Palazzo Pubblico
Palazzo Pubblico

Non si conosce ancora la data delle elezioni anticipate ma si respira già da tempo un clima da fine legislatura e l'operazione “Libera-Psd-Ps” è stata la prima 'mossa' concreta verso i futuri scenari politici. Finora, a livello ufficiale, Alleanza Riformista è stata l'unica a commentarla, definendola “un'ammucchiata di sinistra”, “esercizio di potere” per alcuni, “strategia di sopravvivenza” per altri. “Ammucchiata, noi? Dopo ciò che è successo con le faide interne in Npr – replica il Segretario di Libera Matteo Ciacci – farebbero meglio a tacere”.

La Democrazia Cristiana – forza centrale nello scacchiere politico - poco prima dell'intesa a sinistra aveva già chiarito che l'intenzione è di dialogare con tutti, partendo però dall'attuale maggioranza. Di certo, la scelta del Psd – che esprime due membri di Governo – di stringere un'intesa con il principale partito di opposizione, ha suscitato perplessità nel Pdcs che oggi ha riunito la direzione e presto convocherà il Consiglio Centrale, ovvero l'organismo in cui si prendono le decisioni.

Sull'intesa a sinistra, nel frattempo, non si sbilanciano le altre forze politiche e gli scenari restano dunque tutti aperti anche se le distanze tra Alleanza Riformista e il blocco “Libera-Psd.-Ps” appaiono sempre più marcate, rendendo inverosimile la partecipazione di entrambi i soggetti politici in una ipotetica futura coalizione di Governo.





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