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In Commissione Finanze audizione a porte chiuse dei vertici Carisp. Riflettori sui crediti Delta

di Monica Fabbri
21 mag 2021

Dopo un comma comunicazioni lampo cala il silenzio sulla Commissione Finanze, riunita in seduta segreta per parlare dei crediti residui del gruppo Delta – circa 160 milioni, di cui 60 in crediti sanitari. Tema bollente nella passata legislatura, torna dunque d'attualità, con l'audizione dell'Amministratore Delegato di Carisp Gianfranco Vento e di tutto il cda, per illustrare alla politica varie ipotesi. Nell'unico punto all'ordine del giorno si parla infatti di riferimento “in merito a proposte di acquisto e ai possibili scenari di conclusione dell’Accordo di ristrutturazione dei debiti del Gruppo Delta ed eventuali deliberazioni conseguenti”. Il tema come dicevamo è sensibile, ha visto in passato forti tensioni politiche, con l'allora opposizione – oggi al Governo – sul piede di guerra contro quella che definiva “svendita degli npl”.



Con un ordine del giorno la maggioranza avrebbe quindi invitato dirigenza e cda di Carisp a proseguire il percorso di risanamento della banca, secondo la strategia ritenuta più conveniente dal punto di vista economico, anche rispetto al contenimento dei costi di gestione e tenuto conto dell'evoluzione delle trattative in corso. Pare si stia ragionando sulla possibilità di far gestire i restanti crediti del pacchetto Delta alla River Holding, società partecipata al 100% da Cassa di Risparmio. Non si parlerebbe quindi dei soli 60 milioni di crediti sanitari da cui ci si aspetta un recupero significativo, ma anche degli altri 100, per un costo che si aggirerebbe intorno al milione e 800.000 euro. Lunedì pomeriggio si terrà l'Assemblea dei Soci a cui parteciperà il Segretario alle Finanze con il mandato della Commissione.




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