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La DC apre al confronto con tutti, Lonfernini: "Né Libera né i partiti di maggioranza hanno l'esclusiva"

di Monica Fabbri
13 gen 2024
Nel servizio l'intervista al Segretario Teodoro Lonfernini
Nel servizio l'intervista al Segretario Teodoro Lonfernini

La politica scalda i motori in vista delle elezioni. Se è vera la data di fine maggio – come sussurrano voci di Palazzo – a partiti e movimenti restano pochi mesi per scegliersi i compagni di viaggio. Naturale, in questa fase pre-elettorale, interrogarsi su possibili scenari. Libera, che ha già annunciato la lista unica con il Partito Socialista, pare sempre più vicina al PSD, tanto che c'è chi non esclude si possano presentare insieme all'appuntamento con le urne. Di ieri, invece, il comunicato della Direzione del PDCS, che ha dato mandato al gruppo Dirigente di proseguire non solo il confronto con gli alleati di Governo ma di aprirlo a tutte le forze politiche, per sondare possibili future alleanze sulla base dei contenuti.

Chi aveva letto nell'emendamento sull'integrazione europea - presentato dalle sole DC e Libera poco più di venti giorni fa– il segnale politico della volontà dei vertici di gettare le basi di un accordo per il futuro governo, ora si chiede se qualcosa sia cambiato. Del resto quell'emendamento congiunto - si ricorderà - era stato bocciato, incontrando perplessità non solo in seno alla maggioranza ma anche all'interno della stessa Via delle Scalette. Che ora attende si riunisca il Consiglio Centrale, sollecitato proprio dalla Direzione, che sottolineando la volontà di proporsi alla cittadinanza ancora da protagonista alla guida del Paese, ribadisce la necessità di un ampio coinvolgimento di tutti gli aderenti.

Dialogo aperto con tutti, dunque, su priorità e progetti. “Il mandato che diamo ai nostri dirigenti non è in bianco” - rimarca Teodoro Lonfernini - “ma devono tornare negli organismi con un aggiornamento costante”. Rispetto al dibattito emerso nell'ultima Direzione, “riconfermato che il partito si muove per mandato e vista l'attuale confusione nel quadro politico – afferma - non escludiamo il dialogo con nessuno, né con RF né con le altre forze del Consiglio. Libera – rimarca - non ha l'esclusiva, così come non l'hanno i partiti di maggioranza”.

Tante le cose da fare nella prossima legislatura e gli adempimenti avviati in quella corrente, a partire dall'Accordo UE. Ed è con chi condividerà tutto questo che si potranno stringere – dice - “sante alleanze”. Ma vede difficili quelle a due: “Nei due blocchi ci vuole sempre il terzo non incomodo, ma comodo. Altrimenti – avverte - funziona poco”.

Nel servizio l'intervista al Segretario Teodoro Lonfernini





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