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Legge rappresentatività: "Nessuna imposizione", ribadisce la Segreteria al lavoro che domani incontra Osla Usot e Usc

17 giu 2015
Iro BelluzziLegge rappresentatività: "Nessuna imposizione", ribadisce la Segreteria al lavoro che domani incontra Osla Usot e Usc
Legge rappresentatività: "Nessuna imposizione", ribadisce la Segreteria al lavoro che domani incontra Osla Usot e Usc - Contrattacco della Csu: "Il loro vero obiettivo è affossare la trasparenza fiscale"
Dopo i problemi legati alla Smac, per Osla, Usc e Usot è la questione rappresentatività “la goccia che ha fatto traboccare il vaso”, portando le tre associazioni ad ufficializzare la decisione di confederarsi per acquisire più forza in sede di confronto. In ballo il progetto di legge che contiene il tentativo di riformulare proprio questo aspetto. Una conferenza stampa “precipitosa” quella di ieri per la segreteria al Lavoro, anche perché nell'incontro del 20 maggio scorso con le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali – precisa - era stata presentata soltanto una bozza, una primissima traccia del testo, utilizzata come base per il confronto. Il vero e proprio provvedimento che inciderà sulle regole di rappresentatività – sottolineano da Palazzo Mercuri - sarà stilato solo all'esito dei vari confronti con tutte le parti interessate. Incontri già iniziati e che proseguono domani con Osla, Usc, Anis e Csu. “L'obiettivo – ribadisce il segretario Belluzzi – è di giungere all'elaborazione di un testo il più possibile condiviso. Tuttavia la filosofia che sta dietro l'intento normativo è proprio quella di cercare di individuare perfettamente chi rappresenta chi, farli sedere attorno a un tavolo e trovare insieme le migliori soluzioni per il mondo del lavoro e le migliori garanzie per i lavoratori”. Per Belluzzi, dunque, la volontà delle associazioni di strutturarsi non è affatto sbagliata, purché sottesa ad evitare la tutela dei singoli interessi di una singola categoria. Più duri i toni usati dalla Csu che passa al contrattacco. “Siamo davanti all’ennesima esibizione muscolare del fronte anti-Smac. Il nodo della rappresentatività - sostengono Enzo Merlini e Giorgio Felici - c’entra poco o nulla con l’idea di unirsi in una confederazione, il loro vero obiettivo è affossare la trasparenza fiscale”. Per i segretari FLI-CSU risulta incomprensibile avversare la proposta di introdurre il principio basilare della rappresentatività nelle relazioni sociali, ovvero la validità erga omnes dei contratti sottoscritti dalle organizzazioni sindacali e imprenditoriali più rappresentative. Principio elementare in qualsiasi sistema democratico – ribadiscono - a meno che non si voglia far credere che la democrazia sia la dittatura di una minoranza”.

sp

comunicato integrale

Silvia Pelliccioni

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