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Libera contro una maggioranza "spaccata": "Se litiga sulla legge di Righi, come farà con le riforme?"

Boschi, sul Cot: "Fallimento conclamato. Abbiamo un Call Center senza il servizio. Prima bisognava intervenire su centri sanitari e medicina di base"

di Monica Fabbri
25 mag 2022

Maggioranza e Governo non esistono più. In Aula, solo dispetti continui”. Libera torna sul travagliato iter della legge di Righi sulle semplificazioni societarie, con Michele Muratori che parla di “dibattito tragicomico”. Il primo articolo è stato bocciato, in tempi non lontani – afferma – il pdl sarebbe stato ritirato. “Si è proseguiti addirittura inserendo un emendamento”, fatto che definisce “inusuale”, con trattative “grottesche” “direttamente in Aula”, “sintomo inequivocabile che in maggioranza c'è qualcosa che non funziona”.

“Non è normale dialettica politica – aggiunge il capogruppo Eva Guidi – qui si c'è uno scontro fra due visioni diverse”. Il clima litigioso fa temere per le Riforme. “Una maggioranza che si scontra in Aula su una legge non fondamentale – afferma Boschi - come potrà trovare unicità sulle scelte strutturali? La nostra paura è che fra un anno e mezzo scadrà la prima tranche di finanziamento di 350 milioni, e non sappiamo come ci arriveremo”. Il rischio, per Boschi, è nessuna riforma oppure “all'acqua di rose”. “Ma il paese – avverte - non ha più tempo”.

E se Libera plaude alla condivisione dell'ordine del giorno per la ripresa del dialogo nel conflitto in Ucraina, non fa invece sconti sulla sanità. “Il fallimento del Cot”, attacca Boschi, “è conclamato. Sono state fatte le cose al contrario. Prima del Call Center andavano sistemati centri sanitari e medicina di base, aumentando il numeri dei medici. Adesso a San Marino ne abbiamo 20 per 30.000 abitanti, un medico ogni 1500 persone. E' inutile fare il miglior Call Center del mondo – provoca - senza il servizio da fornire. Così si crea solo malcontento”.

E sul caso del quotidiano Serenissima, conclusosi con un'archiviazione, è pronta un'interpellanza: “Siamo arrivati al paradosso di tre esposti in tribunale da parte di un Segretario di Stato, coinvolgendo cittadini con l'unica colpa di aver scritto il loro pensiero. E' stato tutto archiviato ma ha avuto dei costi per lo Stato. Vogliamo sapere quali”.

Nel video l'intervista a Luca Boschi, Libera





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