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Libera punta su giovani, Europa e "green"

La relazione introduttiva letta dalla capogruppo Eva Guidi: "Serve un progetto paese". Matteo Ciacci verso la segreteria

di Luca Salvatori
13 nov 2020
Eva Guidi durante il suo intervento
Eva Guidi durante il suo intervento

Congresso di fondazione in modalità “smart” per “Libera”. L’assise si svolge in presenza al Kursaal di San Marino Città nel rispetto delle regole sanitarie ma, stante l'emergenza Covid,  può essere seguita da remoto attraverso facebook o instagram. Per i delegati, inoltre, è possibile intervenire, ed anche votare, da casa, attraverso piattaforme digitali come zoom o whatsapp.

Ad un anno dal suo esordio elettorale, “Libera”, che ha già una sua rappresentanza in Consiglio Grande e Generale, diventa dunque un soggetto politico a tutto tondo con l'elezione, nella giornata di domani, del suo primo segretario e degli organismi interni. Alla base del progetto le esperienze politiche di SSD, Civico 10 e “Riforme e Sviluppo”, come ha ricordato Eva Guidi nell'intervento di apertura. Alla luce della crisi della finanza pubblica, del settore bancario e dell'economia più in generale, occorre costruire – ha detto - un 'progetto paese’ chiaro e concreto, evitando che le risorse del maxi-prestito internazionale finiscano solo in spesa corrente senza alcun sostegno allo sviluppo. Vanno dunque attuate le riforme e rafforzati i rapporti con Italia ed Europa, per arrivare all'accordo di Associazione Ue, come primo passo di un possibile processo di adesione. Un progetto inclusivo che Eva Guidi ha definito “riformista e progressista” puntando su un nuovo modello economico più “green”, con grande attenzione ai diritti, al lavoro, alla cultura e soprattutto ai giovani. Su questi due ultimi aspetti la capogruppo ha citato, nell'ordine, le parole della giovane premio nobel pakistana Malala e di Mario Draghi.

Prendendo spunto dalla recente relazione su Banca Cis, ma anche da quella su Fincapital e il Conto Mazzini, Eva Guidi ha posto l'accento sul metodo: “la questione morale quale base solida della gestione della cosa pubblica”. A livello più strettamente politico, nella relazione introduttiva, apertura al dialogo con le “colombe” della maggioranza, speranza di iniziative comuni con il Mis di Rossano Fabbri (nonostante la recente fuoriuscita da Libera), collaborazione ritenuta difficile con l'ex alleato Repubblica Futura “per profonde differenze di valutazione su alcuni temi importanti”. Serve una politica forte, ha concluso, che si riappropri del suo ruolo guida, con passione e responsabilità, rifuggendo populismo e demagogia. Al congresso fondativo di Libera i messaggi di saluto della Reggenza, di tutte le forze politiche e delle parti sociali. Domattina il dibattito a cui seguirà l’approvazione di statuto, manifesto e mozione conclusiva. Come ad ogni congresso si voterà per l’elezione degli organismi. Matteo Ciacci, al momento, è l’unico candidato alla segreteria e gode di ampio consenso in tutte e tre le componenti che si fonderanno in Libera.


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