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Maggioranza: la legge obiettivo approda in Consiglio

30 mag 2008
Palazzo Pubblico
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Per raggiungere l’intesa c’è voluto del tempo, si sono affrontate divergenze e qualche dissapore, ma alla fine la legge obiettivo approda all’iter di adozione consiliare. 38 articoli che vanno sotto il titolo “Provvedimenti per lo sviluppo economico e sociale”. Un testo che le 4 forze di maggioranza assicurano in linea con il precedente programma di governo ma che introduce alcune innovazioni e potrà incrementare l’incisività dell’azione di governo e accelerare i tempi della sua capacità progettuale. Nel lungo confronto che ha portato alla definizione del testo ci sono stati contrasti e qualche controversia di troppo, che ha lasciato il segno nelle 4 delegazioni. Non lo nasconde Alleanza Popolare, lo stesso fa Sinistra Unita, che insieme affidano ai mesi futuri la capacità di dimostrare se quella coesione politica invocata sia una realtà o solo un auspicio. Servono quindi altri passaggi per poter dire che la verifica di maggioranza è definitivamente archiviata. L’intesa raggiunta è soddisfacente, tutti e quattro i leader della coalizione lo ribadiscono, adesso serve qualche conferma sulla solidità. Insomma è una questione politica e la votazione su questa legge, come pure sugli altri provvedimenti che già sono in Consiglio o stanno per arrivare, rappresenterà la cartina tornasole della reale tenuta. “Un banco di prova inappellabile – lo definisce Giovanni Lonfernini – che riconosce le difficoltà che hanno segnato la coalizione, prima fra tutte quella che si è manifestata nell’ultima tornata consigliare. Adesso – aggiunge – è fondamentale verificare la capacità di cambiare rotta”. Mario Venturini si dichiara prudente. Per il suo movimento non era così pressante ricorrere ad una nuova legge, “doveva essere scontato – dichiara – che le linee fossero quelle del programma di governo sottoscritto, e noi ci siamo battuti perché a questi si continuasse a riferirsi. Comunque – afferma – il risultato ci soddisfa”. Alessandro Rossi non nasconde qualche amarezza ed evidenzia la difficoltà di confronto registrata, “ma adesso – dichiara – ci si deve concentrare sulla capacità operativa del governo di portare avanti un processo di innovazione e di cambiamento”. Si dichiara fiducioso Paride Andreoli, convinto che il confronto sia stato molto utile, sia servito per aggiustare ulteriormente il tiro, affinare certi aspetti, rinsaldare la coesione. “E i prossimi mesi – afferma – lo dimostreranno. Questa legge – dichiara il segretario del PSD – rilancerà l’azione del governo, aumenterà la sua incisività, conferirà maggiore celerità nel raggiungimento degli obiettivi”.

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