Logo San Marino RTV

Nuovo Governo, le reazioni dei partiti

2 lug 2008
Palazzo Pubblico
Palazzo Pubblico
“Dai pochi elementi che abbiamo - commenta il segretario della Dc Pasquale Valentini - sembra riproporsi la stessa formazione – senza Ap e con gli Spl – che aveva già ampiamente fallito e nonostante le dichiarazioni contrarie a un governo con numeri ridotti. Purtroppo – conclude - non ci aspettiamo niente di buono e i problemi del Paese dovranno ancora attendere”. Per Augusto Casali il governo che nascerà è la fotografia del degrado del sistema politico sammarinese, la difesa a tutti i costi della poltrona. “Un atto di assoluta irresponsabilità - afferma il segretario di Nps - che non tiene minimamente conto delle esigenze di un paese che grazie a loro si trova in una situazione drammatica”. “Una scelta grave e irresponsabile - commenta Marco Arzilli di Noi Sammarinesi -. E’ il governo di chi vuole le poltrone – aggiunge - non certo di un progetto politico perché nasce debole nei contenuti e senza prospettive. La sinistra - afferma Arzilli - ha fatto lo stesso errore commesso in Italia, dando ossigeno a chi porta avanti i propri interessi”. “Auguro a Paride Andreoli - commenta il segretario dei popolari Angela Venturini - una buona dose di ottimismo perché se non ce l’ha fatta con 37 con 31 sarà molto difficile”. Per Glauco Sansovini, di An, è il governo dell’ultima spiaggia, creato da persone talmente attaccate al potere da mettere a rischio il Paese. “Ancor peggio – aggiunge - è il fatto che a rinforzare la maggioranza sono andate quelle persone che in passato avevano messo in crisi un governo contestando proprio coloro che di questo esecutivo sono gli artefici”. “Questo governo - commenta Federico Bartoletti degli Europopolari - non incontra nessuna delle istanze che avevamo presentato, vale a dire quelle di una maggioranza coesa, forte nei numeri e in grado di dare risposte ai problemi che abbiamo di fronte. Questo esecutivo – conclude - non da alcun tipo di garanzia per il bene del paese”. L’auspicio dei Ddc è che il governo possa contare sulla coesione della sua maggioranza, sul confronto leale delle forze politiche che la comporranno e anche su una loro preventiva disponibilità a valutare congiuntamente gli ulteriori contributi che dovessero presentarsi. Giovanni Lonfernini sottolinea il senso di responsabilità che ha sempre contraddistinto l’azione politica dei Ddc. “Ci adopereremo – conclude - perché gli interessi dei sammarinesi siano sempre prioritari rispetto alle convenienze di parte”. Per Monica Bollini di Spl, sarà un governo politico, coeso sui programmi. “Speravamo –dice - in numeri maggiori ma siamo fiduciosi. Il programma non prevede i giochi della sorte, opzione che ci aveva fatto votare contro il precedente esecutivo. Intesa raggiunta – conclude - anche sul fatto che in caso di crisi si farà ricorso alle elezioni anticipate”. “I numeri sono risicati ma questo lo sapevamo in partenza - commenta Roberto Tamagnini di Sinistra Unita -. Abbiamo posto – aggiunge - alcune condizioni per la nostra partecipazione: che non si parli più dei giochi e che si vada alle elezioni in caso di difficoltà. E una specie di scommessa – conclude - ma questo è il nucleo del centrosinistra. Che gli altri partiti traggano le dovute conseguenze”.

Riproduzione riservata ©