Il percorso virtuoso avviato ha bisogno dei suoi tempi: il passaggio da un economia off-shore alla totale trasparenza e al rispetto degli standard internazionali non si fa dall’oggi al domani, è però essenziale dare un’accelerazione per offrire all’Italia l’immagine di un paese pronto a fare la sua parte per guarire un’economia malata. Il Patto fa i conti con la politica aggressiva del Bel Paese e del suo ministro all’Economia preparando un’agenda delle cose da fare. Si vuole continuare a percorrere la strada intrapresa, monitorando le società e revocando licenze a chi non rispetta le regole. Altro obiettivo: dimezzare i tempi delle rogatorie internazionali giudicati troppo lunghi. Patto e Governo guardano ad interventi per rispondere alle aspettative della comunità internazionale e in particolare dell’Italia. Si è discusso anche del temuto “Tremonti ter”, il decreto incentivi che entrerà in vigore a luglio, anche se non è chiaro come sarà strutturato, nè quali settori andrà a colpire. “San Marino – sottolinea il Patto - deve quindi essere pronto a fronteggiare questa situazione perché l’economia non ne risenta”. Parola d’ordine: lavorare in sinergia con l’Italia individuando insieme le strategie da adottare nel rispetto delle regole. Vagliate nel frattempo varie ipotesi di lavoro e proposte da approfondire. Martedì prossimo si riunirà l’Esecutivo del Patto, mentre mercoledì ci sarà un nuovo incontro con il Governo per continuare in maniera pressante il lavoro. “I tempi sono stretti – spiega la Maggioranza - e si vogliono dare risposte rassicuranti a imprenditori sani e all’economia reale di San Marino che è la vera forza del Paese”.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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