Il PDCS dà avvio agli incontri settimanali sul programma e inizia dal tema del secondo pilastro previdenziale. 'Nella prossima legislatura chiediamo di introdurre elementi di solidarietà ed equità - dice Menicucci - che renderanno la riforma più flessibile'. Per quanto riguarda il turismo, la DC dice sì a quello di massa, ma che sia soprattutto legato agli eventi: per esempio congressuale, scientifico, sportivo e in una prospettiva, che nasca dal confronto con gli operatori e dal coinvolgimento di banche e fondazioni. Nel commercio due i punti importanti: la leva fiscale - con la riduzione della monofase - e il sostegno a progetti mirati attraverso capitali esteri con l’accordo delle associazioni di categoria. Il vice segretario Gatti ribadisce, in campo finanziario, le peculiarità da salvaguardare per il rilancio economico a 360 gradi: bassa fiscalità che attiri investimenti, il segreto bancario, lo snellimento burocratico, il miglioramento della legislazione vigente. Non ultimo, l’adozione di normative nell’interesse e tutela dei risparmiatori. È il capogruppo Podeschi poi a lanciare proposte legate al prossimo piano regolatore generale: sulla proposta della Commissione Europea di concedere la licenza a costruire legata alla soglia di inquinamento energetico; un piano di intervento a misura del territorio per limitare l’inquinamento e un fondo previsto per la costruzione di edifici che utilizzano energie rinnovabili, edifici che vedrebbero ridursi anche le tasse per lo smaltimento dei rifiuti. Il PDCS rilancia una politica di risparmio energetico che deve diventare una risorsa per San Marino, attraverso la creazione di aree defiscalizzate per multinazionali o aziende nazionali che lavorano nel capo della ricerca dell’energia alternativa e rinnovabile. Infine, lanciata la possibilità di entrare, quale stato sovrano, nel piano trasporti italiano, che prevede la realizzazione di una linea ferroviaria che da Roma raggiungerà Ravenna, passando attraverso Rimini e arrivando fino al confine sammarinese.
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