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Pdcs: il presidente, Lorenzo Lonfernini, conferma le dimissioni dall’incarico

8 giu 2007
Pdcs
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Gli ex consiglieri democristiani, Bartoletti, Marcucci, Menicucci, sono stati ricevuti dai Capitani reggenti ai quali hanno comunicato la formazione di un nuovo gruppo consiliare, dopo la loro uscita dal Pdcs.
Federico Bartoletti è stato indicato quale capogruppo della nuova formazione politica che a breve comunicherà nome e simbolo. Bartoletti, a nome dei 4, ha ripercorso brevemente la vicenda che li ha portati a questa scelta e consegnato le dimissioni da membro dell’Ufficio di segreteria, incarico per il quale era stato nominato dalla Democrazia cristiana. Ora ci sarà da risolvere l’aspetto tecnico legato alla composizione delle commissioni consiliari.
Il presidente del partito, Lorenzo Lonfernini, presenterà le dimissioni da presidente del Consiglio centrale nella riunione di martedì prossimo: “Dimissioni irrevocabili – conferma – vediamo poi come il partito reagirà a questa situazione. Andava fatta una valutazione di carattere politico, visto che dal congresso a oggi più di un terzo di consiglieri se ne è andato.” Sulla situazione in cui versa la Dc commenta: “ La sconfitta è di tutti”, e spera che dalle ceneri possa risorgere la volontà di mettersi in discussione come partito. “Lavorare a una cosa nuova che potrebbe esserci in virtù della nuova legge elettorale”.
Chi invece non ha gradito le affermazioni del segretario Pasquale Valentini, insospettito dal fatto che in sede congressuale, l’allora segretario Menicucci aveva parlato delle proposte ricevute da otto consiglieri per lasciare il partito, sono i Democratici di Centro. “Che la politica sammarinese abbia raggiunto un livello di schizofrenia talmente elevato da preoccupare la cittadinanza è un dato di fatto. Ancor più desolante se c’è chi arriva a confondere ancora di più la realtà delle cose, per cercare di rendere meno vacillante la propria posizione politica. Di fronte alla degenerazione di una crisi che, per il Pdcs, pare sempre più grave e irreversibile – scrivono - il Segretario politico rispolvera la graduatoria dei buoni e dei cattivi. Sostenendo che i problemi sono solo di chi esce”.
Non mettono in discussione la sua buona fede, ma accusano Valentini di aver applicato la politica dello struzzo, evitando di affrontare i problemi reali. Dicono di non avere interessi di bottega da difendere, ma soprattutto le affermazioni di Menicucci non sono in alcun modo riconducibili ai Democratici di centro: “Se altri le hanno evocate, non sarebbe male che, una volta per tutte, ne svelassero l’origine e il carattere”.

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