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Petizione per il cessate il fuoco a Gaza, consenso bipartisan della politica all'iniziativa di giovani sammarinesi

Le forze politiche si sono confrontate ad RTV, durante la trasmisiosne Palazzo Pubblico

24 gen 2024

Cessate il fuoco immediato e riconoscimento della Palestina come stato membro delle Nazioni Unite. Sono alcuni dei punti di una sottoscrizione, da subito appoggiata da CSdL e CdL , promossa da giovani cittadini sammarinesi, che l'11 novembre organizzarono la manifestazione per lo stop ai bombardamenti su Gaza. Il loro obiettivo, oltre a raccogliere il numero più alto possibile di firme, è quello di rimanere fuori dai partiti. Ma è inevitabile che la politica si confronti, anche perché l'iniziativa in sé diventa occasione per misurare la postura di San Marino nei consessi internazionali e la capacità di farsi ascoltare come voce di pace.

Consenso bipartisan a Palazzo Pubblico. La sottoscrizione, apertamente appoggiata dai partiti di opposizione, è stata l'occasione per una riflessione su tematiche decisive di politica estera. “Proprio nei consessi internazionali San Marino ha il peso maggiore ha ricordato Michela Pelliccioni, Domani Motus Liberi), “faremo anche in questo caso valere la nostra sovranità per dare voce alla pace". Sia Matteo Zeppa, Rete, che Matteo Ciacci, Libera - partito che peraltro raccoglie le firme nella propria sede -, la firmeranno con convinzione.

“In una situazione così complessa - ha ricordato Alessandro Mancini, Noi per la Repubblica - tutte le iniziative sono più che mai opportune”. Per RF Fernando Bindi, rimanda alla complessità della situazione: “La soluzione non è la guerra né l'azione criminale di Hamas, che continua a dire che Israele deve essere spazzato via dalla medio oriente. Una posizione che facilita l'avanzare di estremismi contrapposti non compatibili con aspirazioni dei popoli Israele deve vivere, la Palestina deve essere uno Stato”.

Un'analisi che lo ha visto in sintonia con Francesco Mussoni, PDCS: “Giusto il riconoscimento di due Stati, il punto non è l'Onu, il problema è il conflitto tra fazioni politiche, in particolare Hamas, che hanno destabilizzato il quadro di equilibrio e di rapporti necessari ad arrivare questo obiettivo”.

Tutti favorevoli dunque, ma attenti a richiamare ad una complessità che va a destabilizzare uno schema già delineato dalle Nazioni Unite. Proprio sulla complessità del tema e l'esigenza di fare chiarezza, il gruppo di promotori della sottoscrizione ha organizzato un evento, che ci sarà sabato a partire dalle 17 alla Sala Montelupo di Domagnano. E' dedicato alla questione israelo-palestinese. E a quel 7 ottobre, data storica, ma non l'inizio.





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