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Popolari sammarinesi discutono di riforma elettorale

18 ott 2003
Popolari sammarinesi discutono di riforma elettorale
Si parla di riforma elettorale e le diverse forze politiche sammarinesi, vecchie e nuove, si confrontano su bipolarismo, sbarramento, premio di maggioranza, apparentamenti e norme antiribaltone. La base è la proposta dei popolari sammarinesi. Tutti concordano sul fatto che la riforma elettorale non è prioritaria, serve infatti prima la riforma delle istituzioni, così come si registra una sostanziale convergenza sugli apparentamenti, per il resto Pietro Berti di Alleanza Nazionale Sammarinese ribadisce la necessità di arrivare alla stabilità, attraverso il bipolarismo, per Alberto Selva del movimento biancazzurro la legge elettorale è di per se un semplice sistema aritmetico, le istituzioni vanno migliorate per garantire la massima rappresentatività dei cittadini, per Fernando Bindi la separazione dei poteri deve essere reale, appunta il dito sul voto estero. Giuseppe Rossi ricorda come l’instabilità politica sia frutto di intrecci affaristici e personalismi. Si all’allertamento ma non al capitolo delle piccole forze. Il partito socialista presente con Danilo Micheloni è per il mantenimento del sistema proporzionale e per una legge elettorale che non sia condizionata dall’attuale fase politica. Francesco Mussoni del PDCS non accetta la divisione tra buoni e cattivi emersa nel dibattito. Bisogna uscire da questa situazione con le regole più opportune. Il popolare Antonio Putti ricorda il progetto del suo partito: apparentamento più premio di maggioranza, per migliorare la qualità della politica. Per Giuseppe Amici di Rifondazione la prima riforma deve avvenire in Consiglio, al quale non devono appartenere i membri del Congresso di Stato. Si associa Mauro Fiorini del Partito dei Democratici per il quale la prima riforma deve avvenire in Congresso di Stato. Mentre il proporzionale va mantenuto. Infine Alvaro Selva dell’Unione Forze Repubblicane. La riforma elettorale senza una riforma delle istituzioni è un falso obiettivo. E tra le proposte quella dell’elezione del Premier con la sua squadra di governo.

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