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procreazione consapevole e politica estera in Consiglio

30 mar 2004
E’ toccato alla politica estera chiudere la sessione consigliare, l’ultima presieduta dai capitani reggenti, Giovanni Lonfernini e Valeria Ciavatta. Il riferimento dei tre segretari di Stato, esteri, finanze e industria, che hanno composto la delegazione in missione a Vienna ha consentito di valutare ulteriormente la linea politica delle relazioni internazionali, già oggetto di approfondito dibattito nell’ultima tornmata parlamentare. In primo piano la convenzione contro le doppie imposizioni fiscali, una bozza è già pronta e dovrà essere sottoposta alla procedura di consultazione interna ai due paesi. Ma la trasferta austriaca, hanno spiegato i tre esponenti del governo, ha consentito soprattutto di gettare le basi per una proficua collaborazione in svariati campi. Fra questi il processo di integrazione europea, per il quale le autorità austriache hanno offerto ampia partecipazione. Poco prima della politica estera il dibattito consigliare aveva registrato uno scontro fra ideologie, fra diverse concezioni della vita, della politica, degli aspetti etici e morali. Una battaglia aperta fin dalle prime battute, fin dalla presentazione cioè in prima lettura della proposta di legge del Consigliere di Rifondazione Comunista Vanessa Muratori. Il progetto, che porta il titolo “Norme in materia di procreazione cosciente e responsabile” porta diritto a discutere su un tema che divide profondamente, che sollecita riflessioni di ordine morale e tocca intime convinzioni: l’aborto. Divisioni nette fra scuole di pensiero e principi morali, che non mancheranno di segnare il dibattito nel momento della discussione del testo. 13 articoli che si annunciano roventi e che sicuramente spaccheranno l’assemblea parlamentare.

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