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Le regole del silenzio elettorale per la prima volta riguardano anche il web

5 nov 2012
Le regole del silenzio elettorale per la prima volta riguardano anche il webLe regole del silenzio elettorale per la prima volta riguardano anche il web
Le regole del silenzio elettorale per la prima volta riguardano anche il web - Mai come quest’anno si è sentita l'esigenza di invitare al rispetto delle regole. Le segnalazioni di...
Mai come quest’anno si è sentita l'esigenza di invitare al rispetto delle regole. Le segnalazioni di anomalie hanno infuocato un clima già battagliero, in certi casi da caccia alla streghe – sottolinea Valeria Ciavatta.
Tutte le decisioni della campagna elettorale – dicono dagli Interni – sono state condivise dalle undici liste. Le indicazioni sul silenzio elettorale approvate all’unanimità. Dalla mezzanotte di Sabato 10 alle 20 di domenica 11 è vietato fare propaganda. Quindi: niente comizi, volantini, locandine, gadget. Insomma, è bandito tutto ciò che costituisca la manifestazione di una scelta politica. Sono escluse dal divieto solo le normali insegne delle sedi dei partiti. Il giorno del voto i candidati non potranno sostare all’interno dei seggi e neppure nelle vicinanze.
Ma la vera novità riguarda il web, entrato di prepotenza nella campagna elettorale. Una vera e propria macchina da guerra, trionfo di annunci, sondaggi e proclami a caccia di voto. La Repubblica di San Marino ha deciso, per prima, di tamponare la lacuna legislativa.
Non potrà essere postato o twittato su internet nulla che abbia rilevanza elettorale. Quindi no a video, immagini e commenti su candidati e coalizioni. Discorso diverso per i siti dei partiti, considerati la sede virtuale dei partiti stessi, quindi chi vi entra è come se lo facesse nella sede fisica. Nel video l’intervista al Segretario agli Interni Valeria Ciavatta

Monica Fabbri

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