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Rete e Mdsi, terzo esposto alla magistratura: nel mirino Banca Centrale

21 apr 2017
Conf. stampa DimRete e Mdsi, terzo esposto alla magistratura: nel mirino Banca Centrale
Rete e Mdsi, terzo esposto alla magistratura: nel mirino Banca Centrale - Denunciano la divulgazione di dati sensibili su Cassa di Risparmio. Sentiamo Alessandro Rossi, Mdsi...
Denunciano la divulgazione di dati sensibili su Cassa di Risparmio, riportati nella relazione del Fondo Monetario – così spiega Emanuele Santi (Mdsi) – “in possesso di elementi (ricapitalizzazione gonfiata, alterazione del valore di un immobile, aumento di capitale improprio) senza che né il Congresso di Stato, né il Collegio Sindacale di Carisp ne fossero a conoscenza”. Nel mirino della forza di opposizione è ancora Banca Centrale chiamata in causa su più fronti: "non solo la comunicazione da parte di Banca Centrale al Fondo Monetario di dati sensibili sul sistema, senza previo controllo da parte delle istituzioni, ma anche la palese violazione del tetto degli stipendi dei vertici di BCSM e la mancanza di requisiti rispetto al bando di selezione per il Presidente di Banca Centrale" - dice Alessandro Rossi (Mdsi). Fuga di notizie “un atto gravissimo verso la sovranità di San Marino” dice ancora Alessandro Rossi (MDSI) che allarga l'attacco al governo, bollato di “autoritarismo e mancanza di ogni rispetto democratico”. Il rifermento va alla nomina del Cda Carisp, “invocando non uno ma due membri su 5 indicati dalle opposizioni, in base alla rappresentanza proporzionale in consiglio”.
Sulla vicenda del cda Carisp rimarca Roberto Ciavatta (Rete): “Una situazione paradossale nominare un membro che non ha requisiti che il governo stesso ha indicato” e affonda entrando nel merito del dibattito in Consiglio: “Ben due ordini del giorno delle opposizioni respinti, ma anche alcuna risposta alle domande che da tempo facciamo”. Torna a chiedere chi siano i grandi debitori e quali interessi si muovano dietro Carisp: “Non ci fidiamo più delle promesse del governo quando dichiara di saper vigilare su eventuali potentati”.
Su Carisp anche Marianna Bucci (Rete) che parla a nome “dell'unica forza che non abbia interessi di parte sulle sorti dell'istituto se non come patrimonio del paese”, a differenza delle altre forze – indicando insieme alla maggioranza la stessa Dc – “che si muovono tra vendette e interessi personali”.
Chiama in causa il metodo Federico Pedini Amati (MDSI), per un governo che “prometteva condivisione mentre continua a negarla, in merito all'assenza di membri di opposizione non solo in cda Carisp, ma anche all'interno delle riunione del Comitato di Credito e Risparmio”.
Governo che manca di un disegno sul sistema bancario per Elena Tonnini (Rete) e che sempre più “sembra lavorare per metterlo in ginocchio o per rispondere a ordini che vengono dall'esterno. Le opposizioni e chiunque faccia domande viene trattato con fastidio - aggiunge - ma le risposte continuano a non arrivare: non si risponde alle nostre interpellanze, non si risponde alle domande su chi siano i grandi debitori, né a quelle sul reale stato del sistema riguardo alla continua perdita di liquidità"

Nel video, le interviste ad Alessandro Rossi, Mdsi ed Elena Tonnini, Rete

AS

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