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Scontro sui decreti: l'opposizione denuncia forzature per provvedimenti 'ad personam'

Al centro del dibattito l'emendamento - approvato con 27 sì e 12 no - che modifica i requisiti per l'incarico di presidente dell'Aass. La ratifica finale del decreto slittata alla prossima sessione, per mancanza di tempo

29 nov 2024
Scontro sui decreti: l'opposizione denuncia forzature per provvedimenti 'ad personam'

Opposizioni all'attacco, nel pomeriggio, sull'emendamento che riguarda il presidente dell'Azienda dei Servizi, nel decreto sul fabbisogno del settore pubblico allargato. Recentemente il Consiglio ha nominato il geologo Fabio Pedini ma senza la modifica introdotta dall'emendamento, non avrebbe il titolo richiesto per poter assumere l'incarico. “Non si possono fare le nomine e dopo cambiare i requisiti” hanno tuonato i consiglieri di opposizione, sottolineando che il nominato presidente è padre del Segretario di Stato al Turismo e adombrando quindi un intervento discrezionale 'ad personam'. “La nomina è azzeccata e di buon senso” ha affermato il Segretario di Stato con delega all'Aass Alessandro Bevitori che, pur ammettendo velatamente una svista sui requisiti, ha espresso la convinzione che un geologo “deve stare a pieno titolo nel cda dell'Aass”.

Nel dibattito sulla questione anche nuove frizioni in maggioranza tra Psd e Libera, con uno scambio polemico tra Luca Lazzari e Iro Belluzzi, mentre Denise Bronzetti, di Alleanza Riformista, non ha mancato di sollevare una serie di rilievi, su diversi aspetti del decreto. La seduta era convocata fino alle 20 e non c'è stato tempo per arrivare alla ratifica finale (che slitterà verosimilmente alla prossima sessione)  anche se con 27 sì e 12 no è passato l'emendamento fortemente osteggiato dalle opposizioni.

Toni aspri in aula, anche in mattinata, dopo che il Segretario di Stato agli Interni Andrea Belluzzi ha annunciato il ritiro del decreto sui sostegni alle strutture ricettive alberghiere. Opposizioni scatenate, con forti critiche perché il provvedimento è in attesa di ratifica da oltre un anno e nel frattempo è decaduto ed è stato riemesso quattro volte senza consentire al Consiglio di esprimersi. Dunque giornata di forte contrapposizione in aula, dopo la seduta serale di ieri caratterizzata invece da un clima collaborativo che ha condotto all'approvazione, all'unanimità, con procedura d'urgenza, della legge di iniziativa popolare sul diritto all'oblio oncologico.





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