Logo San Marino RTV

Sds Marco Gatti: "Il successo del titano bond mostra che il nostro Paese è apprezzato. Ora le riforme"

Eva Guidi (Libera) : "Occasione unica ma serve responsabilità e trasparenza". Nicola Renzi (RF): "Un fatto positivo ma inficiato da Cargill e articolo 11". Giulianelli (Pdcs) ribadisce giudizio negativo su Bcsm

di Luca Salvatori
20 feb 2021

Il Segretario alle Finanze Marco Gatti ha illustrato innanzitutto l'iter seguito per arrivare alla collocazione di 340milioni di titoli del debito pubblico sui mercati internazionali. “Un'operazione molto importante che mostra come il nostro Paese sia apprezzato. Dall'altro lato ci carica di responsabilità. Adesso – ha dichiarato - il processo di riforme va portato avanti”. Per il capogruppo di Libera Eva Guidi “è' una occasione unica di rilancio” ma ci vuole trasparenza e responsabilità, perché il debito peserà sulle spalle dei cittadini, soprattutto i più giovani e quindi va esercitato un controllo democratico sulla gestione delle risorse.



Più critico il capogruppo di Repubblica Futura Nicola Renzi. “La collocazione dei titoli – ha affermato – è un fatto positivo di per sé, ma viene del tutto inficiato” da passaggi come quello del prestito Cargill e dall'articolo 11 del decreto, in base al quale le risorse verranno, per la maggior parte, impiegate per pagare altri debiti. “Non andate dietro – ha esortato – a chi sta davvero gestendo il paese e cioè Banca Centrale”.

Dai consiglieri di maggioranza commenti soprattutto positivi ma anche Carlotta Andruccioli, di Domani Motus Liberi, ha espresso qualche riserva sull'articolo 11 invitando ad utilizzare le risorse per generare sviluppo. Stefano Giulianelli, del Pdcs, ha parlato di un risultato al di sopra delle più rosee aspettative, spiegando che il titolo è scambiato, il prezzo è già salito e il tasso è sceso a 2,80%. Come già in passato non ha risparmiato stoccate a Banca Centrale. Le risorse del bond a suo parere non andrebbero utilizzate (anche) per rimborsare l'anticipazione di cassa di Bcsm, considerando – tra le altre cose – il fallimento della vigilanza e il rendimento del portafoglio titoli. Anzi – ha aggiunto – dovrebbe essere la stessa Banca Centrale a sostenere l'emissione con l'acquisto di Titano Bond per almeno 50 milioni.




Riproduzione riservata ©