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Sinistra Unita: le priorità del programma

13 mag 2006
Sinistra Unita: le priorità del programma
Sono un laboratorio aperto anche ad apporti esteri e soprattutto sono per il cambiamento radicale. Si presentano così i 39 candidati di Sinistra Unita, forti di un giornale e un sito internet che serviranno da cassa di risonanza in campagna elettorale. Gli esponenti storici ricordano la nascita dall’unione di Zona Franca con Rifondazione Comunista. A San Marino non esiste più una sinistra “noi siamo il partito della sinistra per il riformismo del popolo, che nasce dall’ambizione di migliorare le condizioni dei più deboli”. Roberto Tamagnini elenca le priorità: uno stato di diritto, trasparenza e legalità, una carta costituzionale cui possano partecipare anche i cittadini attraverso un nuovo Arengo, riforme istituzionali non pasticciate, ma sostanziali. 'Rappresentiamo una novità - dice Alessandro Rossi - perché diciamo agli elettori che non siamo disposti ad accordi col polo conservatore, Dc in testa. 'La nostra è politica fatta per passione - afferma Francesca Michelotti - con la volontà di cambiare una certa rassegnazione della gente verso questo modo di fare politica, basato su un sistema affaristico e politico'. Ma torniamo alle priorità: l’opposizione a ogni forma di precariato nel lavoro, salvaguardia del territorio, uno stato sociale forte per le stagioni più difficili, ecco perché Sinistra Unita dice no al secondo pilastro previdenziale in mano ai privati. Una economia reale, non basata sul gioco d’azzardo, una politica estera quale opportunità di sviluppo, una fiscalità più equa. 'Molti partiti in questi giorni parlano di interventi fiscali - ammette Ivan Foschi - ma è solo demagogia. Potevano attuarli e non lo hanno fatto' - riferendosi ai partiti al governo. Vanessa Muratori integra chiedendo il potenziamento dell’assegno di disoccupazione, pensioni più eque, la battaglia per i diritti civili, dicendo sì alla legalizzazione dell’aborti, sì alle unioni civili. Poi sono gli altri candidati a chiedere più spazio alle donne, vero motore della famiglia, al ricreare un sentimento di unità nazionale, all'economia trasparente senza ricorso alle società anonime, maggiore vivibilità per i cittadini contro le speculazioni edilizie. Attenzione particolare ai giovani, perché non vengano trattati come merce di scambio, e una buona riforma fiscale intervenendo sia nelle imposte dirette che nelle indirette, facendo emergere i redditi mai tassati. 'Non siamo per i piccoli passi – conclude la squadra di sinistra unita – ma per il cambiamento radicale'.

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