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Vendita di terreni pubblici: RETE dice “no”

E' stato l'unico gruppo consiliare, questa mattina, a votare contro la cessione di terreni dell'Eccellentissima Camera a 2 aziende in espansione. Conclusa, in anticipo rispetto ai tempi prefissati, la sessione

21 mag 2021

Le prime avvisaglie mercoledì, prima della ratifica del decreto di modifica al Codice Ambientale. Dopo avere espresso perplessità, riguardo ad emendamenti del Governo sul tema della zonizzazione acustica, RETE aveva deciso di non sostenerli. Oggi, invece, un “no” secco a vendite di terreni di proprietà pubblica: evidentemente una linea rossa per il Movimento. Si trattava, in un caso, dell'alienazione a Promopharma spa di circa 2000 metri quadri, per permettere lo sviluppo di un progetto ritenuto strategico. 1.500 metri quadri a Gualdicciolo, l'altra vendita; per un intervento edilizio della Luce srl, Gruppo Erbozeta, che ha un piano di assunzioni sul tavolo.



Probabilmente è eccessivo, parlare di un “caso RETE” in seno alla Maggioranza, di certo quanto avvenuto in Aula ha fatto rumore. I consiglieri del Movimento si sono detti contrari a nuove “dispersioni” del patrimonio pubblico, suggerendo piuttosto la formula della concessione d'uso. Anche questa volta, per il Governo, è stato il Segretario Canti ad intervenire; parlando della vendita come un “giusto compromesso”. Aspre le critiche delle Opposizioni, che hanno accusato la Maggioranza di essere incapace di trovare una sintesi su tematiche di interesse sistemico. Alla fine entrambe le cessioni sono state approvate; ma se non avessimo votato a favore – è stato fatto notare dai banchi delle Opposizioni – non vi sarebbero stati i numeri.

Successivamente il clima si è disteso, con istanze d'arengo approvate – quasi sempre all'unanimità – dall'Aula; come quella per l'istituzione di un parco in ricordo delle vittime del Covid. Dal forte valore simbolico anche la proposta di ricordare, nella toponomastica di Città, Clara Boscaglia. A chiudere la sessione l'approvazione di due ordini del giorno. Quello delle Opposizioni, relativo all'adesione delle scuole sammarinesi al network delle scuole UNESCO; e l'OdG condiviso da tutti i gruppi sulla crisi israelo-palestinese. Ieri, invece, era stato il tema delle riforme a caratterizzare i lavori. Via libera ad un ordine del giorno nel quale si dà mandato al Congresso di avviare celermente i tavoli di confronto con sindacati, associazioni datoriali, e forze politiche, per concordare priorità e linee di intervento. Successivamente il Governo dovrà riferire in Consiglio, prima di procedere con la predisposizione dei progetti di riforma previdenziale e del mercato del lavoro. Fissata anche una deadline: il 31 dicembre.




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