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Consiglio: ratificati il decreto sulla valutazione dei vertici PA e quello sui sostegni a famiglie e operatori

20 mag 2021
Consiglio: ratificati il decreto sulla valutazione dei vertici PA e quello sui sostegni a famiglie e operatori

I lavori sono ripartiti dal decreto recante “Norme sulla valutazione dell’azione amministrativo–gestionale della Dirigenza Pubblica”. “Un tassello fondamentale – aveva dichiarato ieri il Segretario Tonnini, nel presentare il testo all'Aula - per completare il percorso di riforma”. Si mira a valorizzare la capacità manageriale e professionale degli alti funzionari del Pubblico Allargato. Obiettivi condivisi dalle stesse Opposizioni, che tuttavia – ieri, nel dibattito generale - aveva parlato di una eccessiva “discrezionalità politica”. Nel pomeriggio – in avvio di seduta - si è proseguito con l'esame degli emendamenti di Repubblica Futura; che in precedenza aveva proposto la realizzazione una “Commissione per la valutazione della dirigenza pubblica”, composta da un membro nominato dal Congresso, due dalle forze di maggioranza e altrettanti dalle opposizioni. Il principio – ha puntualizzato Nicola Renzi – è che chi stabilisce gli obiettivi, non può essere la stessa persona che poi dovrà valutare se sono stati realizzati.



Ma dopo la bocciatura – ieri – degli emendamenti modificativi di RF, che andavano in questa direzione, si è deciso, oggi, di ritirarne 3 di tipo abrogativo, intimamente connessi. Un quarto, invece, era relativo all'arbitrato: una via più veloce e snella – ha chiarito il Segretario Tonnini – per dirimere le controversie; alternativa alle procedure ordinarie. Emendamento Respinto. Accolte invece due proposte di modifica del Governo, di carattere sostanzialmente formale. Alla fine l'intero decreto è stato ratificato con 21 voti favorevoli, 1 contrario. Si è poi passati al successivo decreto che era stato “scorporato”: il numero 73 del 29 aprile, sui sostegni alle famiglie e agli operatori economici colpiti dalla crisi indotta dalla pandemia. “Si è cercato di dare maggiore capacità di accesso agli aiuti a persone in situazioni di disagio”, ha puntualizzato il Segretario di Stato Ugolini, che ha ricordato come da marzo 2020 si siano elargiti 312.000 euro. Nessun intervento dei consiglieri, si è passati allora all'analisi degli emendamenti del Governo; a partire da quello che permette anche ai percettori di pensione di accedere al reddito minimo mensile; derogando così all'obbligo dell'iscrizione alle liste di avviamento al lavoro. “La Commissione per il Lavoro può altresì deliberare l'esclusione dall'obbligo di iscrizione, previa apposita richiesta, sulla base di comprovate esigenze o necessità familiari”. L'intero decreto è stato ratificato.


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